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Unione Europea: La virgola dell’indipendenza
Posted by Trunzo on Thursday, December 30 @ 15:20:56 CET
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Il testo del nuovo trattato UE adottata dall’autoproclamatosi ‘costituente europeo’, privo di alcun mandato popolare e non incline a volere referendum sull’eurocostituzione, è una sorta di librone dei sacri principi decisi a Bruxelles che segna, tra l’altro, la fine dell’indipendenza della magistratura italiana.



Il testo del nuovo trattato UE adottata dall’autoproclamatosi ‘costituente europeo’, privo di alcun mandato popolare e non incline a volere referendum sull’eurocostituzione, è una sorta di librone dei sacri principi decisi a Bruxelles che segna, tra l’altro, la fine dell’indipendenza della magistratura italiana.
Attualmente esiste una versione del trattato non ancora firmato, per fortuna, recante la classificazione CIG 86/04. Come recita l’avvertenza nel testo stesso, si tratta di «una versione provvisoria compilata a titolo informativo sotto la responsabilità esclusiva del segretariato della Conferenza intergovernativa.
Non impegna né le istituzioni dell'Unione europea né gli Stati membri», e «costituisce la versione consolidata provvisoria del documento CIG 50/03, coi relativi errata corrige, e dei documenti CIG 81/04 e CIG 85/04 approvati dalla Conferenza intergovernativa il 18 giugno 2004».
Cosa c’è scritto di tanto pericoloso nel documento CIG 85/04 (che, si noti bene, non è ‘provvisorio’), nella versione originale in inglese? Basta andare a vedere l’articolo III.174 su Eurojust, che in Italiano può essere tradotto così: «…In questo contesto la legge europea determina la struttura, il funzionamento, la sfera d'azione e i compiti dell'Eurojust. Tali compiti possono comprendere: a) l'avvio di indagini penali, nonché la proposta di avvio di azioni penali, esercitate dalle autorità nazionali competenti, […]; b) il coordinamento di indagini ed azioni penali di cui alla lettera a); c) il potenziamento della cooperazione giudiziaria, anche attraverso la composizione dei conflitti di competenza […]».
Lo stesso identico contenuto è presente anche nelle versioni in lingua francese e spagnola, ma non in quella italiana (che ovviamente sarà quella diffusa nel nostro Paese e sulla quale si baserà la maggior parte delle analisi e dei commenti), non originale, nella quale manca la virgola dopo «azioni penali» alla lettera a) dell’articolo III.174.
Si noti che in base all’articolo I.32 della stessa ‘eurocostituzione’ «la legge europea è un atto legislativo di portata generale », «è obbligatoria in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri». Invece l’articolo I-10: stabilisce che «1) La Costituzione e il diritto adottato dalle istituzioni dell'Unione nell'esercizio delle competenze a questa attribuite hanno prevalenza sul diritto degli Stati membri. 2) Gli Stati membri adottano tutte le misure di carattere generale e particolare atte ad assicurare l'esecuzione degli obblighi derivanti dalla Costituzione o conseguenti agli atti delle istituzioni dell'Unione».
Insomma, il gioco è fatto: secondo l’eurocostituzione Eurojust (organo dell’Unione Europea già istituito nel 2002) potrà avviare le indagini penali e proporre le azioni penali esercitate dalle autorità nazionali, potrà coordinare tali indagini e azioni penali, potrà risolvere i conflitti di competenza. Per dirla in altre parole, potrà adottare sia decisioni vincolanti che ‘semplici’ proposte rivolte alle autorità nazionali, in Italia alla magistratura che perderà di conseguenza la sua indipendenza: un baluardo posto a difesa dei diritti dei cittadini. Ciò da solo, tralasciando gli altri numerosissimi e gravissimi pericoli derivanti dall’eurocostituzione, vale un no al trattato ‘costituzionale’.

Di Andrea Trunzo

 
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