Notificare e ritirare
gli atti diventa
ogni giorno sempre
più stressante. La colpa
è della fila insostenibile
che bisogna affrontare
ogni qual volta sia necessario
farlo! L’insostenibilità
delle file è data
dalla disorganizzazione.
Notificare e ritirare
gli atti diventa
ogni giorno sempre
più stressante. La colpa
è della fila insostenibile
che bisogna affrontare
ogni qual volta sia necessario
farlo! L’insostenibilità
delle file è data
dalla disorganizzazione.
Primo scoglio da superare
è il «serpentone»: una
fila unica che ha come
meta una qualsiasi delle
sette casse disponibili
(dalla 5 alla 11). Secondo
scoglio è il ritiro che diventa
un incubo. Vi spiego
subito il perché: non
sempre, quando si notifica,
si ha la fortuna di notificare
alla stessa cassa,
e ciò crea un disagio
grandissimo per i futuri
ritiri, in quanto si è costretti
a fare più di una fila.
Per il ritiro, le casse
sono suddivise in questo modo: la cassa 9 è associata
alle 1 e alla 2, la 8
alla 11, la 20 alla 3 e alla
4 (casse per le notifiche al
giudice di pace e per gli
avvocati), la 5 alla 6, e la
7 alla 10. Non riuscendo
sempre a notificare presso
la stessa cassa, avvenuta
la notifica si è costretti, se
si è notificato più di un
atto, a fare più file per i
ritiri. Le lamentele sono
molteplici e non si è per
niente soddisfatti di questo
metodo così postale e
lento. Secondo l’opinione
generale, ci vorrebbero file
singole, di modo che si
andrebbe sempre a notificare
e a ritirare allo stesso
numero di cassa. Bisognerebbe,
inoltre, avere per le
due cose collocazioni differenti
in modo da non
creare la calca e la mancanza
d’aria specialmente
durante la calda stagione.
Di Simona Velluto