Il
WWF, in
occasione della recente presentazione dei dati sulle
ecomafie, ha ribadito l’urgenza di una riforma del codice
penale per colpire più severamente i crimini contro
l’ambiente.
L’attività del Nucleo Tutela Ambientale non basta: il
WWF, pur plaudendo l’operato dei carabinieri, in
occasione della recente presentazione dei dati sulle
ecomafie, ha ribadito l’urgenza di una riforma del codice
penale per colpire più severamente i crimini contro
l’ambiente.
Uno dei pochi strumenti a disposizione delle autorità è il
Decreto Ronchi sul traffico dei rifiuti, ma di fronte al numero
spropositato di crimini ambientali commessi ed alla
loro gravità, la normativa vigente e soprattutto il codice penale
si stanno dimostrando
inadeguati.
Il WWF, che da sempre
si batte per un miglioramento
del codice penale
per il contrasto all’ecomafia,
chiede l'inserimento di una sezione dedicata ai "Delitti
contro l'ambiente", condividendo le dichiarazioni del
procuratore Vigna e dell'Onorevole Paolo Russo che da tempo
auspicano tale riforma.