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Trasparenza: Arriva il Commissario anti-corruzione
Posted by Marra on Monday, February 14 @ 00:00:00 CET
2004 Download periodico

Approvato il regolamento sulle funzioni del Commissario. Il parere di Transparency International Italia sul nuovo organismo per la trasparenza nella Pubblica Amministrazione.



Il Consiglio dei Ministri ha approvato il regolamento che disciplina le attribuzioni ed i compiti dell’Alto Commissario per la prevenzione ed il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito all’interno della Pubblica Amministrazione.
Con l’approvazione del regolamento, il Presidente della Repubblica ha nominato quale primo Alto Commissario il Dottor Gianfranco Tatozzi, magistrato di Cassazione e Capo Dipartimento degli Affari di Giustizia del Ministero. Il Dottor Tatozzi rimarrà in carica 5 anni e sarà alla diretta dipendenza funzionale del Presidente del Consiglio.
L’istituzione del nuovo organismo anti-corruzione si rivela una soluzione importante sotto un duplice profilo: da un lato, potrebbe rafforzare il patto di fiducia esistente tra le istituzioni pubbliche e la comunità dei cittadini; dall’altro, potrebbe prevenire e contrastare efficacemente i reati contro la pubblica amministrazione.
L’ufficio dell’Alto Commissario potrebbe permettere di ridurre il costo della sfiducia e migliorare la percezione nei confronti delle pubbliche istituzioni garantendo serietà di controlli; inoltre, attraverso la prevenzione e il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito, promuoverebbe la corretta gestione della res publica, a livello centrale e territoriale.
Peraltro, proprio dagli Enti territoriali era emersa qualche perplessità, nel timore che un organismo centrale con poteri di indagine e controllo potesse limitare la libertà e l’indipendenza gestionale locale. Timore eccessivo, considerando i benefici che come garante e advisor potrebbe procurare il nuovo ufficio.
Secondo il regolamento, l’Alto Commissario dispone di poteri di indagine, anche di natura conoscitiva, in merito all’esistenza, alle cause e alle concause di fenomeni di corruzione e di illecito o di pericoli di condizionamento da parte di organizzazioni criminali all’interno della pubblica amministrazione.
Le investigazioni possono essere avviate per iniziativa propria, in caso di denuncia non anonima o su richiesta motivata delle amministrazioni.
L’Alto Commissario ha il potere di elaborare analisi e studi sull’adeguatezza e congruità del quadro normativo nazionale ed internazionale, nonché delle eventuali misure poste in essere dalle amministrazioni per prevenire e per fronteggiare l’evolversi dei fenomeni concussivi e corruttivi.
Infine, dispone di poteri di monitoraggio in merito a procedure contrattuali e di spesa, e a comportamenti, e conseguenti atti, da cui possa derivare un danno erariale.
L’articolo 1, comma 4 della Legge 3/2003, prevede che l’Alto Commissario, in base al principio di trasparenza, abbia libero accesso alla documentazione amministrativa e alle banche dati delle pubbliche amministrazioni e prevede obblighi di relazione semestrale alla Presidenza del Consiglio, nonché di rapporto alle autorità giudiziarie e alla Corte dei Conti nei casi previsti dalle legge.
L’Alto Commissario può anche effettuare accertamenti diretti non solo nei confronti di soggetti appartenenti alle pubbliche amministrazioni, ma anche di privati che siano interessati alle procedure contabili in corso di esame. Altresì, può delegare specifici accertamenti a singoli funzionari della pubbliche amministrazioni interessate.
In caso di individuazione di un responsabile dell'attività oggetto di accertamento, questi dovrà essere avvisato e potrà chiedere di essere ascoltato. II Commissario ha obbligo di denuncia all’Autorità giudiziaria dei fatti di reato (alla Corte dei Conti se è ravvisabile danno erariale).
Oltre ai poteri investigativi, di sorveglianza, studio delle best practice, il Commissario dovrebbe poter disporre di specifici poteri – attualmente non previsti dal regolamento – di formazione e aggiornamento etico di pubblici funzionari ed amministratori.

di Anna Marra
Avvocato, Project Officer di TI-Italia

 
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