La nuova legislatura
si è aperta con una
proposta di legge,
primo firmatario l’on. Avv.
Vittorio Tarditi, sulla quale
si è aperto un grande dibattito
giuridico e sociale
in quanto, se approvata, rivoluzionerà
il regime di
affidamento degli ormai
tanti figli di genitori separati,
incidendo anche sulle
finanze di padri e madri.
La nuova legislatura
si è aperta con una
proposta di legge,
primo firmatario l’on. Avv.
Vittorio Tarditi, sulla quale
si è aperto un grande dibattito
giuridico e sociale
in quanto, se approvata, rivoluzionerà
il regime di
affidamento degli ormai
tanti figli di genitori separati,
incidendo anche sulle
finanze di padri e madri.
E’ un progetto di legge che
va nella direzione opposta
a quello che è l’attuale
orientamento della Magistratura
e, pertanto, anche
per tale motivo destinata
ad essere oggetto di molte
polemiche.
Ma è anche un progetto di
legge che si richiama all’esperienza
di molti paesi
europei eterogenei per tradizioni
culturali e religiose,
atteso che si sta parlando
di Spagna, Francia,
Belgio, Olanda, Germania,
Regno Unito, Svezia, Grecia
e Russia.
Il che significa che l’Italia
si trova «circondata» da
paesi di area euro che
adottano un regime di affidamento
dei figli separati
congiunto ad entrambi i
genitori (l’unica euroecce-
zione confinante con l’Italia
è l’Austria).
Quindi non solo non si tratta
di un progetto redatto per
contrastare le decisioni della
Magistratura, ma non è
nemmeno una iniziativa
contro le donne, come sembrano
averla interpretata alcune
parlamentari anche
della attuale maggioranza,
atteso che la maggior parte
dei paesi europei sopramenzionati
è all’avanguardia
in tema di emancipazione
femminile.
E’ semplicemente un progetto
in favore dei figli e,
sembrerà strano stante la
materia che tratta, in favore
della famiglia, dato che,
tendendo ad eliminare la
valenza economica del quasi
certo affidamento del figlio
da parte della madre,
limiterà il contenzioso strumentale
sia di alcune madri
che di quei padri che, dopo
la separazione, scoprono la
loro vocazione di affidatari
al soli fini patrimoniali.
E’ noto anche a chi è estraneo
al mondo del diritto
che i figli sono i veri grandi
dimenticati nelle cause di
separazione: il loro destino
viene generalmente deciso
nel corso di un’udienza
presidenziale di comparizione
dei genitori da un
giudice che talvolta ha
molta esperienza, ma quasi
sempre pochi minuti da dedicare
al loro caso e sostanzialmente
nulla sa di loro
quando pronuncia dei provvedimenti
che beffardamente
vengono chiamati
provvisori, ma che nella loro
sostanza essi subiranno
sino alla maggiore età.
Il risultato di quel giorno,
per questi ragazzi, è peggio
di quello che si legge su un
bollettino di guerra: la
maggior parte dei padri
scompare, relegata a dispensatore
più o meno riottoso
di un assegno, un’altra
piccola parte continua a litigare
con la madre per poter
esercitare il proprio diritto
/ dovere naturale, mentre
qualcuno si salva e continua
ad avere due genitori.
Ad aggravare la situazione
il sistema codicistico giurisprudenziale
fa sì che i
Magistrati assegnino rigidi
orari di frequentazione con
il genitore non affidatario,
che si trasformano psicologicamente
per quest’ultimo
nella visita al «carcerato» e
per il figlio in un’onere
spesso privo di ogni e
qualsiasi piacere, perché lo
sottrae alla sua vita abituale
per una giornata con una
persona che diviene ogni
giorno di più un estraneo
o, più semplicemente, un
frustrato che coglie l’occasione
per sfogarsi con il
minore.
Formalmente beneficiari di
assegni spesso ingenti, molti
minori vedono il denaro
che dovrebbe essere ad essi
destinato utilizzato per ben
altri scopi, non sempre solo
domestici, con un incremento
delle polemiche,
mentre la tutela delle loro
esigenze reali, spesso piccole,
quale può esserlo la
necessità di non recarsi da
solo in un luogo, è lasciata
a nonni, baby sitters e televisione.
La nuova proposta di legge
rende l’attuale affidamento
monogenitoriale un’eccezione
rara e punitiva di
quel genitore incapace di
rimanere tale dopo una separazione,
mentre l’affidamento
congiunto (o, meglio,
condiviso, come si
legge nella relazione al progetto
di legge) diviene la
regola.
Così come la regola diviene
che i genitori continuino ad
essere entrambi tali non solo
di nome, ma anche di
fatto, dividendosi oneri pratici
ed aree di spesa, eventualmente
con l’assistenza
dei centri di assistenza familiare
che entrano nel codice
a sancire che il destino
di un essere umano in via
di formazione non può essere
determinato nel corso
dei pochi fuggevoli minuti
di un’udienza presidenziale.
Niente più fughe all’estero
per genitori e figli, perché,
se la proposta Tarditi diverrà
legge, verrà anche ridotta
l’autonomia nella
scelta della loro abitazione
da parte dei separati o divorziati
con prole minore,
nel senso che entrambi i
genitori dovranno avere
delle case «facilmente raggiungibili
» dai figli.
Anche la ex casa coniugale
cesserà di essere il «bene
aggiunto» del genitore affidatario,
dato che il suo valore
inciderà ex lege nella
determinazione degli oneri
che dovranno essere posti
ad entrambe le parti per il
mantenimento dei figli.
A riprova che, comunque,
la attuale maggioranza parlamentare
ritiene superato
l’attuale impianto legislativo
vi è la circostanza che il
Parlamento ha all’esame
anche un’altra proposta di
legge, primo firmatario
l’on. Alessandra Mussolini:
tale progetto, malgrado
continui ad ispirarsi al sistema
di affidamento monogenitoriale,
apre comunque
maggiori spazi all’altro
genitore, sia sotto il profilo
del rapporto con i figli che
sotto quello della possibilità
di convertire parte dell’assegno
in atti di mantenimento
diretto.
Tale proposta trova origine
nella necessità di chi per
prima l’ha sottoscritta di
rappresentare al Parlamento
alcune preoccupazioni femminili
al progetto Tarditi,
ma ha il difetto di essere
una mini-riforma e non già
un provvedimento che, cancellando
la vecchia realtà
giuridica, impedisce all’interprete
di aggirarlo.
Mentre i figli hanno bisogno
di un qualcosa di europeisticamente
nuovo e biblicamente
vecchio: due genitori
a tempo pieno.
di Romolo Reboa
Avvocato del Foro di Roma