La composizione della Commissione ministeriale di esperti per la tabellazione delle invalidità
permanenti appare arbitraria
Il Ministero della Salute
ha emanato il decreto
riguardante l’istituzione
della Commissione di
esperti per la tabellazione
delle invalidità permanenti
sino al 9%, in base alla
legge 57 del 2001.
In tale Commissione non
sono rappresentate tutte le
parti interessate (mancano
le associazioni delle vittime
della strada, i consumatori,
gli Ordini professionali
forensi, la Magistratura),
mentre alcune
associazioni private che
hanno solo interessi economici
privati sono definite
‘istituzioni’.
Questo provvedimento,
che peraltro prelude al
prossimo in virtù della
nuovissima normativa appena
approvata dalla Camera,
non appare legittimato
da alcuna ratio giuridica,
mancando una legge
delega che abbia preventivamente
fissato i criteri ai
quali la Commissione dovrebbe
attenersi nella predisposizione
della tabella
medico legale.
Anche la composizione
della Commissione appare
arbitraria mancando sia la
rappresentatività di tutte le
parti interessate, sia il criterio
della sua formazione.
Nel provvedimento del
Ministro vengono definite
come Istituzioni interessate
quelle che in realtà sono
solo Associazioni private,
alcune delle quali tutelano
solo interessi personali
(ANIA) . Se questo deve
essere il criterio allora tutte
le parti interessate devono
essere rappresentate.
La Commissione sulla responsabilità
civile del
Consiglio dell'Ordine de-
gli Avvocati di Roma é impegnata
nella stesura di un
Disegno di legge che riordini
definitivamente la materia
ma non può accettare
che "surrettiziamente" si
introducano deleterie innovazioni
con strumenti poco
visibili e pochissimo controllabili
su temi quali il diritto
alla salute e al risarcimento
dei danni da lesione
che sono costituzionalmente
garantiti.
Sarebbe opportuno che venissero
presentate delle interrogazioni
parlamentari
al fine di chiarire la questione.
di Settimio Catalisano
Avvocato del Foro di Roma