Chi meglio di Pippo
Baudo avrebbe potuto
vestire i panni
di Tito, stralunato inventore
di provincia, che insegue
il sogno di realizzare
la radio che si vede...
I concittadini lo prendono
in giro, più interessati alla
fabbrica di ombrelli a
scatto.
La sua alleata preziosa
sarà Lisa, sua moglie, interpretata
da Gigliola Cinquetti.
Ma come tutti gli uomini
proiettati nel futuro e incuranti
del presente, Tito
resterà solo a compiere la
sua improbabile missione.
Il lieto fine, venato dall'ironia
degli americani che
verranno ad acquistare
l'ombrello a scatto e non
la televisione, è il tocco
di classe del trio Vaime,
Fiastri e Garinei.
Aspettimo fiduciosi il seguito:
l'uomo che usò la
televisione, o già l'abbiamo
visto?
Di Clotilde Spadafora