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Candidature tra giustizia e politica
Posted by Reboa on Friday, January 12 @ 18:26:53 CET
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Il centro sinistra "pesca" i suoi candidati dalle aule di giustizia.



In alcune circoscrizioni chiave l'Unione vuol giocare la carta dei magistrati eccellenti per vincere la sfida con la Cdl.
Nelle liste elettorali spuntano nomi di giudici o ex pubblici ministeri.
In questi giorni dovrebbe sciogliere il riserbo sulla candidatura nelle liste dell'Unione Luigi Scotti, presidente del Tribunale di Roma, nemico giurato della riforma giudiziaria del ministro Castelli (contro cui ha scioperato lo scorso maggio), anche se le fonti danno ormai per certa la sua corsa per il Senato in Campania.
InGiustizia aveva già affrontato questo argomento nel primo numero dello scorso anno quando scoppiò una vivace polemica sull'invito accolto dal presidente Scotti a presiedere il convegno organizzato a Roma dal Partito dei Comunisti Italiani sul caso Parmalat. Il magistrato, in tervenuto alla conferenza nazionale dei Ds sulla giustizia insieme a D'Alema e Violante (titolo: «Giustizia uguale per tutti»), ha spiegato, anche in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario a Roma, che: «Le ultime leggi sono state fatte male, molte hanno il difetto che ritardano la giustizia. E' necessaria una nuova stagione di riforme. Ma non di grandi riforme, di piccole riforme che tengano bene in mente i tempi della giustizia».
Ora che forse si prospetta la sua candidatura a un eventuale futuro governo, la ricetta del presidente del tribunale di Roma è stata chiara: "pensare a come funziona la macchina-giustizia.
Se le novità sono necessarie, è giusto che queste siano in funzione della macchina. Se il governo avesse dato mezzi e strutture avrebbe fatto opera moderna e intelligente".
Nel frattempo da una nota agenzia di informazione si apprende che anche il giudice di Bologna, Libero Mancuso lascierà la toga tra circa un mese. “Una decisione maturata da tempo”, ha detto il giudice.
Non ha però sciolto il riserbo su una eventuale carica nella giunta di centro sinistra che sembrerebbe essergli stata proposta dal sindaco Cofferati.
Ai cronisti che gli hanno domandato se la sua decisione di lasciare l'incarico sia in parte dovuta ai contrasto con il ministro Castelli, il giudice ha replicato: «Per ora non dico niente, ma ci sarà un momento opportuno per spiegare le cose».

Di Maria Serra

 
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