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Risarcimento danni nelle assicurazioni private
Posted by Reboa on Wednesday, January 17 @ 16:54:02 CET
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Presentata la nuova tabella delle menomazioni dell'integrità psicofisica.



Una gremita sala del Parco dei Principi ha accolto, la sera del 27/01/2006, l'ufficializzazione del completamento dei lavori della Commissione Ministeriale per l'elaborazione della tabella unica nazionale delle menomazioni all'integrità psicofisica da 10 a 100 punti di danno (consultabile sul sito in Internet www.ingiustizia.it).
Ad annunciarlo alle numerose persone intervenute per l'occasione è stato direttamente il ministro della salute, Francesco Storace, il quale ha preso la parola, come ogni ospite d'onore che si rispetti, al termine dei ringraziamenti che tutti gli altri ospiti intervenuti gli hanno rivolto per aver portato a compimento un progetto di così ampio rilievo.
La dottoressa Luisa Regimenti, noto medico legale e consulente presso il Tribunale di Roma nonché organizzatrice di questo incontro ha introdotto ai presenti il tema in oggetto. oggetto.
Il convegno ha visto intervenire, tra i relatori, anche l'avvocato Romolo Reboa, presidente della nuova associazione “Insieme Consumatori”, il quale ha sottolineato l'importanza che queste nuove tabelle rivestono per i consumatori non solo per la tutela del danno fisico, ma soprattutto per quello di tipo psicologico che si ricollega al tema più ampio del rispetto della dignità della persona.
Questo argomento è stato sviluppato anche nell'intervento della dottoressa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, presidente dell'Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada, la quale ha auspicato che il problema, ancora aperto, del valore economico da attribuire ad ogni punto di danno sia risolto tenendo conto appunto della dignità della persona.
Prendendo la parola, il ministro Storace, ha sottolineato l'impegno di tutti nel portare avanti questo progetto, replicando in tal modo ai ringraziamenti ricevuti e attribuendo meriti, ancor prima che a se stesso, a tutti coloro che hanno creduto in questa iniziativa e si sono resi portatori presso il Ministero di un'esigenza del nostro Paese.
Hanno preso parte al convegno anche il professore Giancarlo Umani Ronchi, ordinario di medicina legale all'Università “La Sapienza” e vicepresidente della Società Italiana di Medicina Legale, la dottoressa Licia Corsi, medico legale e rappresentante Adiconsum, l'avvoccato Pietro Di Tosto, presidente dell'Associazione Danneggiati e Utenti Assicurativi, il dottor Nicola Fracasso, segretario nazionale del Sindacato degli Specialisti di Medicina Legale, l'avvocato Federico Bucci, presidente del Patronato Forense e l'avvocato Francesco Sposato, presidente dell'Associazione Difesa Infortunati Stradali e Malasanità.
L'evento ha poi rappresentato per il Ministro un'occasione per ampliare il campo del suo intervento, facendo così una breve valutazione panoramica del sistema sanitario nazionale.
Storace si ritiene soddisfatto delle attuali condizioni della sanità italiana, con la consapevolezza che c'è ancora tanto da fare.
Tuttavia, ha aggiunto, «i cittadini non si devono lasciar condizionare dalla propaganda negativa messa in atto dai media, perché la ormai generalizzata affermazione che in Italia la sanità va male non risponde a verità!».
La salute, quale diritto fondamentale del cittadino, non può solamente reggersi sugli interventi dello Stato e degli enti locali: le strutture e il loro efficiente funzionamento devono essere certamente garantite da Stato e Regioni, ma il cittadino deve assumere un ruolo attivo in questo processo, perché pur essendo destinatario di un servizio pubblico, lo deve ricevere con responsabilità.
Questo è stato l'ammonimento che il Ministro ha rivolto a tutti i cittadini, auspicando ad una maggiore responsabilizzazione, a partire dalla categoria dei medici di famiglia, affinché indirizzino i loro assistiti verso le strutture sanitarie esclusivamente quando c'è un effettivo bisogno di ricevere quelle cure che solo un ospedale può garantire.
Solo così sarà possibile concentrare tutte le energie per garantire un servizio efficiente ai più bisognosi, riducendo in molti casi lunghe liste d'attesa e soprattutto i costi, spesso anche elevati e del tutto evitabili.
In questo senso, uno dei futuri progetti dell'attuale Governo, se gli italiani gli accorderanno una nuova fiducia con il voto, sarà quello di inserire l'educazione sanitaria nelle scuole sin dai livelli più bassi dell'istruzione, così da trasmettere ad ognuno il modo più corretto di intendere la sanità evitando, per esempio, che ci si rivolga ad un ospedale per curare un semplice raffreddore.
Significativo in tal senso è stato un esempio che ha reso molto chiaro il concetto espresso dal Ministro: Storace ha ricordato un fatto, avvenuto la scorsa estate, che ha ricevuto grande attenzione da parte dei media. «Si tratta di quel cittadino toscano che venne morso da un serpente velenosissimo che aveva in casa», ha raccontato.
«Si trattava di un serpente talmente raro e pericoloso che per reperirne il siero, l'efficiente struttura sanitaria che lo prese in cura dovette recarsi, dopo una lunga ed accurata ricerca su internet, in Svizzera. Il tutto in un giorno.
Sicuramente si è trattato di una grande dimostrazione di efficienza, tale che io per primo ritenni di dovermi complimentare con quella A.S.L. per aver salvato una vita».
Tutto ciò però ebbe un costo molto elevato. Lieti e soddisfatti del fatto che una vita umana è stata salvata, non possiamo non dire che questo evento ha rappresentato un mancato senso di responsabilità da parte di questo cittadino che per mero fanatismo teneva in casa un serpente velenosissimo.
Se per esempio quell'evento non si fosse verificato, quei soldi (circa 40.000 Euro!) avrebbero potuto essere impiegati per salvare, o semplicemente curare, tante altre persone.

Di Paolo Militerno

 
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