Alessandro Cassiani
è una figura di
riferimento nel
mondo dell'avvocatura e
in queste ultime elezioni
gli avvocati del Foro di
Roma hanno voluto riconfermarlo
alla guida
del Consiglio dell'Ordine,
confidando nella sua
esperienza e professionalità
consolidata da anni di
intenso lavoro.
InGiustizia ha voluto incontrarlo
all'indomani
della sua elezione per fare
il punto su quelle che
saranno le attività più
urgenti del Consiglio e
identificando le linee guida
che intenderà seguire
per continuare a dare prestigio
ad un Foro importante
quale è Roma, concretizzando
quei progetti
e quelle iniziative che saranno
necessarie per migliorare
la professione.
D) Da una seduta quanto
mai breve è scaturita
la sua nomina a presidente
del Consiglio dell'Ordine
degli Avvocati
di Roma. Un incarico e
una fiducia rinnovata.
Su quali temi si concentrerà
nei primi mesi
l'attività di questo nuovo
Consiglio?
R) Nella prima adunanza,
il Consiglio ha proceduto
all' elezione delle tre cariche.
Sono onorato per la fiducia
che ancora una volta
mi è stata accordata dalla
larga maggioranza. Undici
consiglieri hanno infatti
votato a mio favore,
quattro si sono astenuti.
Sono lieto inoltre che siano
stati eletti quale Segretario
il Consigliere
Antonio Conte e, quale
Tesoriere il Consigliere
Carlo Testa.
Entrambi offrono le più
ampie garanzie per l'esperienza
accumulata negli
anni e per la passione
e serietà che li caratterizza.
D) Che cosa significa
amministrare un Foro
importante come quello
di Roma?
R) Il biennio che è appena
iniziato sarà entusiasmante,
ma anche molto
impegnativo.
Nubi oscure si addensano
sull'avvocatura e il Consiglio
dell'Ordine di Roma,
insieme a quelli dei
Distretti e alle associazioni
forensi, ha il dovere
di intervenire con estrema
decisione.
Il problema principale è
costituito dalla volontà
pervicacemente e reiteratamente
dichiarata di trasformare
l'avvocato in un
imprenditore ed in quanto
tale disancorato da
vincoli tariffari, dal Consiglio
degli Ordini - dei
quali si vorrebbe la soppressione
- e per giunta
autorizzato a farsi pubblicità
in un clima di libera
concorrenza.
Gli altri problemi, collegati
al precedente, impegneranno
il Consiglio in
tutte le occasioni e in tutte
le sedi.
Sono quelli dell'accesso
alla professione, del controllo
della effettività della
pratica, della revisione
dell'albo e dell'aggiornamento
professionale.
Il Consiglio, che già ha
fatto moltissimo nel precedente
biennio, proseguirà
la battaglia ed intensificherà
il suo impegno.
D) Nel mese gi giugno a
Roma si terrà la seconda
edizione del Congresso
Nazionale Forense. Può
darci qualche anticipazione
sul programma dei
lavori?
R) Dall'8 all'11 giugno si
svolgerà a Roma il Congresso
Nazionale Forense,
che vedrà la presenza
di almeno duemila colleghi
e di altrettanti accompagnatori.
Un appuntamento,
come è facile
immaginare, di straordinaria
importanza, ma anche
molto impegnativo.
Sono certo che la manifestazione
avrà il dovuto
successo e contribuirà ad
aumentare il prestigio
dell'Ordine di Roma.
I Consiglieri Conte, Testa,
Fasciotti e Gianzi,
che compongono, insieme
a me, il Comitato organizzativo,
sono infatti
impegnati costantemente
perché l'obiettivo venga
raggiunto.
Il Congresso Nazionale
Forense dovrà affrontare
i problemi “veri” e cioè,
quelli riguardanti la vita
e l'avvenire degli Avvocati.
Niente “passerelle” quindi
e tantomeno discorsi
sui “massimi sistemi”.
Noi avvocati vogliamo
sapere cosa si può fare
per limitare l'accesso alla
Professione. Noi avvocati
vogliamo che si discuta
di concorrenza, deontologia,
tariffe, crisi della
giustizia, sopravvivenza
degli Ordini, e anche delle
associazioni.
D) In questi giorni è disponibile
sul sito internet
dell'Ordine degli Avvocati
il documento programmatico
di sicurezza.
Ci può spiegare meglio
di cosa si tratta?
R) Ho preso contatto con
l'Ufficio del Garante per
la protezione dei dati sensibili
ed ho concordato un
prontuario che ho fatto
pubblicare sul sito del
Consiglio, nonché acquisito
quanto elaborato da
altri Ordini e affidato al
Consigliere Francesco
Gianzi il compito di mettersi
a disposizione di
quanti avranno bisogno di
chiarimenti.
D) Quali sono i rapporti
con i consiglieri eletti
nella lista capeggiata
dall'ex Presidente, Federico
Bucci?
R) Nel breve discorso che
ho tenuto in occasione
della mia elezione ho detto
a tutti i Consiglieri che
bisogna dimenticare i
contrasti, peraltro fisiologici,
che hanno caratterizzato
le elezioni e “rimboccarsi
le maniche” per
lavorare in favore dei colleghi.
Spero che questo mio appello
sia stato recepito da
tutti e dia luogo ad una
compagine altrettanto
“operativa” della precedente.
D) Il Consiglio dell'Ordine
degli Avvocati di
Roma o altre strutture
istituzionali hanno mai
dato mandato ad una associazione
di liberi professionisti
di stipulare
per conto degli avvocati
CCNL per i dipendenti
di studi legali?
R) Il problema dei rapporti
dei titolari degli studi
con i praticanti e i dipendenti,
costituisce un tema
di straordinaria importanza
sul quale nel biennio il
consiglio dovrà confrontarsi
con le Associazioni
Forensi.
Di Maria Serra