Più di sessanta anni di storia per l’organo dell’ordine forense.
Il 27 luglio scorso si è
insediato il nuovo
Consiglio Nazionale
Forense, alla cui guida è
stato confermato Guido
Alpa. Il Consiglio Nazionale
Forense (CNF) è
l’organismo di rappresentanza
istituzionale dell’avvocatura:
è, o meglio,
dovrebbe essere espressione
della classe forense
nella sua unità. E’ stato
creato con un lontano decreto
luogotenenziale del
’44 (esattamente il D.
Lgs. Lgt. 23 novembre
1944 n. 382, riformato
più volte), ed è disciplinato
da un Regio Decreto
ancora più antico (R.D.
27.11.1933 n.1933
n.1578 decreto poi convertito
in legge 22.1.1934
n.36) seppur, successivamente,
altrettanto emendato
nel corso del tempo.
Il Consiglio ha sede in
Roma presso il Ministero
di Grazia e Giustizia ed è
composto da tanti membri
quanti sono i Distretti
delle Corti di Appello e
cioè ventisei.
I componenti sono eletti
per un periodo di tre anni:
possono essere rieletti
e alla scadenza del mandato,
rimangono in carica
fino all’insediamento del
nuovo Consiglio.
Il CNF si occupa di diverse
cose, tutte degne di
nota: è giudice di secondo
grado in materia disciplinare
e nella tenuta degli
albi, formula pareri
sulle proposte di legge riguardanti
la professione
forense, su richiesta del
Ministero di Giustizia
(art. 14 d.lgs. lgt. Cit.),
determina la misura dei
contributi da porre a carico
degli iscritti per il proprio
funzionamento.
Il CNF, inoltre, dà il parere
sullo scioglimento
dei Consigli degli Ordini,
designa gli avvocati quali
componenti le Commissioni
di esame di abilitazione,
approva e coordina
i programmi delle scuole
forensi e redige, aggiorna
e propone le tariffe professionali.
E’ un organo
espressione dell’ordine
forense, ed è contemporaneamente,
un soggetto
dell’ordinamento statale,
al quale, per legge, sono
demandati poteri giurisdizionali
e di amministrazione.
Il Supremo Giudice
(la Cassazione, il “Palazzaccio”,
a scanso di
equivoci) a Sezioni Unite
ha ribadito che esso che
rappresenta la categoria
forense sotto il profilo
istituzionale (Cass. sez.
un. 14 febbraio 1992 n.
1811).
Il Consiglio oltre a riconfermare
il Presidente
uscente, Alpa, ha eletto
due Vice Presidenti, gli
avvocati Ubaldo Perfetti
(rappresentante del distretto
di Corte Appello
di Ancona) e Carlo Vermiglio
(Messina); il Segretario
è stato scelto nella
persona dell’avvocato
Pierluigi Tirale (Brescia)
ed il Tesoriere in quella
dell’avvocato Luigi Del
Paggio (rappresentante
per gli Abruzzi).
I vertici del CNF nelle
loro funzioni “istituzionali”
hanno incontrato,
per le cerimonie di rito, il
Ministro Guardasigilli in
carica, raccomandandosi
di intervenire con urgenza
sull’accesso alla professione
e sulla riforma
dell’esame di Stato, del
procedimento disciplinare,
di quello inerente all’accesso
al patrocinio in
Cassazione, sollecitando
(diciamo noi, giustamente)
la revisione delle tariffe.
Il Ministro Mastella, preso
atto di quanto sopra,
ha avuto la cortesia di ribadire
«la centralità del
ruolo dell’Avvocatura nel
sistema di amministrazione
della giustizia e la necessità
di una proficua
collaborazione e di un
dialogo costrutti.
Di Roberto Capozzi