Un giudice dell'Ohio, negli Stati Uniti, ha fatto arrestare un avvocato.
Viene dall'America
la soluzione ai
problemi della
giustizia italiana. Mastella
non dovrà più affannarsi:
un Giudice dell' Ohio ha
messo un punto fermo al
dibattito sui tempi della
giustizia e ha indicato la
strada. Con intuizione geniale
il dott. John Plough,
giudice statunitense, ha
centrato il problema e ha
trovato la soluzione.
Egli ha considerato che la
giustizia è lenta e inadeguata
perchè i suoi protagonisti,
gli Avvocati, non
si presentano al processo
preparati a dovere ma cavalcano
la tigre - anzi la
lumaca - del pressopochismo
e del.....rinvio.
Dunque, ha concluso il
Dott. Plough, questo deplorevole
e pernicioso costume
va sanzionato e represso.
Sentite il caso.
Da “Il Messaggero nel
Mondo – Usa, al processo
finisce in cella l'avvocato:
era poco preparato.
WASHINGTON ( 21 agosto)
– Un giudice dell'Ohio,
negli Stati Uniti,
ha fatto arrestare un avvocato.
Il reato? Presentarsi
impreparato a un
processo e chiedere di rinviare
la seduta. A nulla
sono valse le parole dell'accusato,
Brian Jones,
che ha tentato di giustificarsi
dicendo di non aver
avuto tempo sufficiente
per prepararsi in
quanto era stato nominato
avvocato d'ufficio soltanto
il giorno prima. Il giudice
John Plough è stato intransigente
e ha fatto arrestare
il collega per oltraggio
alla corte. Jones è
rimasto in carcere cinque
ore prima di tornare in libertà
e, venerdì prossimo,
dovrà essere giudicato
proprio dal suo accusatore.
I suoi legali, però,
hanno chiesto che la causa
venga affidata ad altro
giudice in quanto Plough
è parte in causa della vicenda.
Lo strano processo ha fatto
insorgere le associazioni
di avvocati statunitensi
che si stanno battendo per
affermare il loro “ dovere
etico a non iniziare processi
per i quali non sono
preparati”. “ Non si può
chiedere a un medico hanno
aggiunto i legali di
operare un paziente senza
avere la cartella clinica”.
A ben vedere l'intuizione
del Giudice USA non è
lontana da quella che sta
alla base del progetto di
riforma del Ministro della
Giustizia Italiana: cadenzare
e programmare inderogabilmente
i tempi del
processo civile. Il Giudice
Italiano dovrà preliminarmente,
letti gli atti, programmare
le attività processuali
e assegnare alle
parti compiti e scadenze
queste da rispettare inderogabilmente...
salvo gravi
motivi. Senonchè nel progetto
ministeriale il precetto
non ha una sanzione.
Andrebbe dunque segnalata
al Ministro la necessità
di prendere a modello la
soluzione americana.
Chi potrebbe farsi portavoce
di questa esigenza?
Forse quelli che sono oggi
gli interlocutori abituali
del Ministro e cioè Beppe
Grillo, Floris di Ballarò, il
Ministro Di Pietro, coi
quali al momento Egli ha
un rapporto privilegiato.
Mastella, ne sono certo,
accoglierebbe con vivo interesse
il suggerimento,
preso com'è dall'impegno
istituzionale di restituire
credibilità ed efficienza
alla giustizia civile e penale.
C'è un problema
però. Da noi andrebbero
sanzionati non tanto o non
soltanto quegli avvocati
che conoscono poco o male
il processo ma anche,
quei giudici, ne conosco
qualcuno, che aprono l'udienza
guardando i fascicoli
che hanno davanti col
disgusto e l'ostilità di chi
affronta... l'ignoto.
Anche essi andrebbero
sanzionati, come propone
il Giudice Plough, non
certo per oltraggio alla
Corte, dato che essi stessi
sono la Corte, ma per oltraggio
alla Giustizia, che
è molto più grave.
Di Giorgio Vaccaro
Avvocato del Foro di Roma