Benvenuti in

Menù
· All Categories
· Ambiente
· Amministrazione
· Arte
· Assicurazioni
· Attualità
· Avvocatura
· Banche
· Carceri
· Certificazioni
· Consumatori
· Corruzione
· Costume
· Criminalità
· Cultura
· Dati personali
· Diritti
· Diritti d'autore
· Diritto
· Editoriali
· Etica
· Fallimenti
· Famiglia
· Formazione
· Giurisprudenza
· Giustizia
· Internazionale
· Internet
· Interviste
· Investigazioni
· Lavoro
· Lazio
· Locazioni
· Magistratura
· Medicina legale
· nulla
· Previdenza
· Psicologia
· Riforme
· Roma
· Sanità
· Società
· Teatro
· Tecnologia
· Trasparenza
· Uffici giudiziari
· Unione Europea
· Università


Languages
Select Interface Language:



Modules
· Home
· Archivio Articoli
· Argomenti
· AvantGo
· Collegamenti
· Contatti
· Content
· Downloads
· Invia notizie
· Pagina
· Primi 10
· Sezioni
· Trenitalia


Chi è in linea
There are currently, 12 guest(s) and 0 member(s) that are online.

You are Anonymous user. You can register for free by clicking here


  
Interviste: Il danno da fumo
Posted by InGiustizia on Thursday, February 14 @ 16:56:05 CET
Interviste Download periodico

Abbiamo di recente incontrato l’avvocato Edoardo Adducci del Foro di Roma, titolare dello Studio legale Adducciandassociates


Abbiamo di recente incontrato l’avvocato Edoardo Adducci del Foro di Roma, titolare dello Studio legale Adducciandassociates, al quale abbiamo posto delle domande in merito alla ormai prossima uscita della sua monografia in materia di risarcimento del danno da fumo ed impostazione dei giudizi di risarcimento del danno. Avvocato come mai l’esigenza di predisporre una monografia su tale delicatata materia?
Come noto, il contenzioso che si è sviluppato in questi ultimi anni nel nostro paese in materia di risarcimento del danno da fumo (nel nostro caso quello attivo, ovverosia quello che deriva dal consumo “diretto” di prodotti da fumo) ha evidenziato la presenza di due posizioni – tra loro intimamente contrapposte- che si contendono il campo.
Da un lato, va annoverata la posizione dei Tribunali, che preoccupati da un allargamento delle maglie dell’illecito extracontrattuale, che condurrebbe alla risarcibilità delle più disparate situazioni (si pensi a quella del consumatore danneggiato da prodotti surgelati o da forno o di rosticceria), nega in origine la tutela risarcitoria ai soggetti danneggiati, fondando le loro motivazioni sul fatto che il fumo è scelta volontaria e che il danno è direttamente connesso non all’uso delle sigarette, ma all’abuso delle stesse (si vedano, in tal senso, le sentenze del Tribunale di Roma del 1997, quella dell’8 gennaio 2000, nonchè del 4 aprile 2005 e la pronuncia del Tribunale di Brescia del 10 agosto 2005); dall’altro sta l’orientamento della Corte di appello di Roma rappresentato dalla pronuncia del marzo del 2005, che qualificando l’attività di produzione e vendita dei prodotti da fumo quale attività pericolosa ai sensi dell’art. 2050 c.c., ha accolto le istanze risarcitorie provenienti dagli eredi del soggetto deceduto per consumo diretto di prodotti da fumo alcuni anni orsono.
Detta conclusione è stata supportata dai risultati a cui è pervenuta la disposta CTU; in quella sede i consulenti hanno dimostrato – se non in maniera assoluta, ma almeno altamente probabile – la sussistenza di un nesso di causalità tra il fumo di sigaretta e la malattia cancerosa contratta dal soggetto danneggiato.
La sopra evidenziata contrapposizione lascia gli operatori del diritto (primi fra tutti gli avvocati) disorientati ed incerti.
Mi scusi però di recente è intervenuta una sentenza della Corte di cassazione che ha confermato il risarcimento del danno da fumo a favore degli eredi di una vittima del fumo di sigarette?
Si è vero. Anche se occorre precisare che a nulla è servito detto intervento della Suprema Corte di cassazione, la cui pronuncia dell’ottobre 2007 va annoverata solo per aver demandato ad un altro giudice un approfondimento sulla valutazione delle voci di danno risarcibili a favore degli eredi della vittima come liquidate dalla Corte di appello nelle pronuncia del 2005.
Niente di più o di meno, avendo uno dei ricorrenti principali rinunciato alla maggior parte dei motivi del proprio ricorso.
Quindi la situazione è ancora incerta?
Si ed un intervento chiarificatore della Corte di cassazione si renderà comunque necessario nel futuro, soprattutto perché i tribunali sono fermi nel ritenere inforndate le domande risarcitorie e perchè i problemi che ruotano attorno al danno da fumo attivo non sono di poco conto.
Qualche esempio?
Si pensi alla soluzione della questione relativa alla problematica della individuazione del soggetto legittimato passiva in tali giudizi (l’eventuale condanna al risarcimento del danno a favore del soggetto danneggiato deve ricadere sullo Stato italiano o sul nuovo acquirente dell’azienda di cui prima del 2003 era titolare lo Strato italiano?), quella della corretta qualificazione giuridica dell’attività di produzione di prodotti da fumo (è o meno attività pericolosa ai sensi dell’art. 2050 c.c.?) e, ancora, quella della disposizione della CTU e dei risultati a cui la stessa è in grado di pervenire ai fini della dimostrazione della esistenza del nesso di causalità (nei giudizi per il risarcimento del danno da fumo la CTU diventa un vero e proprio mezzo di prova?).
Per quando è atteso questo intervento della Corte di cassazione?
Ancora molti anni non essendo ancora intervenuta la decisione della Corte di appello di Roma sul caso Schiaratura, altro caso il cui primo capitolo si è chiuso avanti il Tribunale di Roma nel gennaio del 2000.
Con il caso Staltieri si è perduta una grande occasione per fare chiarezza una volta per tutte su tale delicata materia.
Quindi fornire una risposta se non definitiva, ma almeno logica e razionale ai quesiti sopra riferiti, diviene di fondamentale importanza per gli operatori del diritto in questa fase transitoria?
Giusto. Si è pensato ad una monografia che venga a toccare specificatamente tali temi; una monografia che vuole porsi come strumento pratico ed utile diretto agli operatori del diritto che si trovano ad affrontare una causa di risarcimento del danno da fumo attivo e hanno dei dubbi circa la proponibilità o meno di un’azione di tipo risarcitorio, volendo tutelare al meglio gli interessi del proprio o dei propri assistiti.
Una monografia estremamente pratica dunque....
Sì, diretta a fornire le linee guida essenziali per impostare una causa risarcitoria in materia di danno da fumo, non mancando però di evidenziare i casi in cui ad oggi, non sussistendo i presupposti per la proposizione di un’azione risarcitoria nei confronti del soggetto produttore di prodotti da fumo, è preferibile abbandonare l’idea di incardinare un giudizio.
Prima di chiudere ho letto, visitando il sito web del suo Studio (www.adducciandassociates. eu), uno speciale in materia di risarcimento del danno da fumo.
Di che cosa si tratta?
E’ uno speciale che contiene al suo interno, oltre che un richiamo alle principali normative nazionali e comunitarie in materia di fumo, anche degli utili approfondimenti sulle azioni collettive risarcitorie da poco introdotte nel nostro ordinamento con l’approvazione della Legge finanziaria e le loro interferenze con il danno da fumo attivo.

A cura della Redazione

 
Related Links
· More about Interviste
· News by InGiustizia


Most read story about Interviste:
I sassolini dalle scarpe di Alessandro Cassiani



Article Rating
Average Score: 5
Votes: 1


Please take a second and vote for this article:

Excellent
Very Good
Good
Regular
Bad




Options

 Printer Friendly Page  Printer Friendly Page

 Send to a Friend  Send to a Friend



Associated Topics

Interviste

Sorry, Comments are not available for this article.
Web site engine's code is Copyright © 2002 by PHP-Nuke. All Rights Reserved. PHP-Nuke is Free Software released under the GNU/GPL license.
Page Generation: 0.134 Seconds