Le cronache giudiziarie
di questi
giorni hanno portato
alla ribalta una figura
di grande importanza nel
processo penale, spesso
lontana dai riflettori: l’esperto
nelle cosiddette
“scienze forensi”, che si
occupa di mostrare al difensore
od al giudice una
corretta ricostruzione dei
fatti, redigendo una perizia
di parte o di ufficio.
Le cronache giudiziarie
di questi
giorni hanno portato
alla ribalta una figura
di grande importanza nel
processo penale, spesso
lontana dai riflettori: l’esperto
nelle cosiddette
“scienze forensi”, che si
occupa di mostrare al difensore
od al giudice una
corretta ricostruzione dei
fatti, redigendo una perizia
di parte o di ufficio.
Il lavoro di questi espertiinfatti è essenziale nella
visualizzazione della “crime
scene” come ben sanno
oltreoceano, dove questo
tipo di esami viene effettuato
ad alto livello
nella realtà processuale, e
non soltanto nella finzione
cinematografica o letteraria.
Ciò che appare sul fatidico
“luogo del delitto” è il
risultato di una serie di
dinamiche da osservare,
valutare ed interpretare
con assoluto rigore scientifico.
Occorrono logica,spirito di osservazione,
cognizioni tecniche da aggiornare
continuamente.
In una parola, occorre
professionalità.
Nonostante l’America sia
la patria di questo tipo di
esami, possiamo affermare
che l’Italia possiede come
al solito i cervelli migliori.
Anche nel nostro
Paese infatti alcuni esperti
svolgono eccellenti attività
peritali, adoperando
strumenti di assolutaavanguardia.
Ne parliamo con tre grossi
nomi: Vittorio Balzi,
Giampietro Grosselle e
Paolo Romanini, che hanno
deciso di mettere in comune
esperienze e mezzi
tecnici per dar vita ad una
struttura polivalente volta
allo svolgimento di attività
peritali di altissimo livello,
pur mantenendo
ciascuno la propria individualità
professionale ed
intellettuale.
D) Il nuovo codice di procedura penale ha ampliato
la possibilità di
svolgere indagini difensive.
In che modo la vostra
struttura può svolgere
questo compito?
R) Attraverso una stretta
collaborazione con i difensori
a partire dall'esame
degli atti e dalla valutazione
degli elementi che
emergono da questi. Quali
consulenti tecnici possiamo
analizzare se tecnicamente
sussistano riscontri
oggettivi univoci o esistano
ipotesi alternative che
debbano essere valutate,
dimostrando sempre tecnicamente
e scientificamente
quanto sostenuto. E' nostro
compito suggerire ai
difensori, sotto il profilotecnico, eventuali domande
da porre ai soggetti che
vengano sentiti come persone
informate sui fatti,
nel rispetto delle forme
previste dalla legge. In sostanza,
il difensore è il
tecnico del "diritto", noi
siamo i tecnici del "fatto".
Le due cose sono complementari
una all'altra e, a
nostro avviso, non possono
essere disgiunte per un
buon esito dell'indagine.
D) Si legge talvolta sui
giornali di come le perizie
abbiano sconvolto
ogni previsione rispetto
agli esiti di un determinato
processo. Come può
succedere?
R) Ciò dimostra quanto
siano rilevanti le consulenze
dei tecnici, ma anche
quanto sia importante
affidarsi a CT o periti che
abbiano requisiti di professionalità
e preparazione
tecnico-scientifica di sicura
affidabilità, oltre alla
deontologia professionale
che, a volte, è discutibile
soprattutto in soggetti improvvisati.
E' necessario
avere sempre presente che
la "perizia" viene disposta
dall'AG e come tale deve
rivestire carattere di imparzialità
e di certezza,poiché dall'esito peritale
può dipendere l'esito di un
processo o la sorte di un
soggetto. Non è raro che
alcune perizie espletate
con pressapochismo vengano
poi sovvertite dalla
realtà dei fatti o da altre
controperizie. E' invece
raro che un perito venga
ricusato per incapacità peritale.
D) La tecnologia moderna
impone l’uso di macchinari
sempre più sofisticati
anche in ambitoperitale. Quali sono le
attrezzature di punta di
cui la vostra struttura
può disporre?
R) Per citarne una possiamo
fare riferimento ai
nuovi sistema di ripresa
iperrapida in nostro possesso
che ben presto diverranno
indispensabili
per i riscontri peritali in
ambito balistico. Quello di
cui disponiamo è una telecamera
che consente di effettuare
oltre 20.000 fotogrammi
al secondo, caratteristica
che consente a
quest’apparecchiatura di
riprendere nel dettaglio
gran parte dei fenomeni
balistici (impatti, cinematismi
di armi, proiettili in
movimento, ecc.) consentendo
di studiare nel dettaglio
qualsiasi fenomeno
iperrapido, osservandolo
al rallentatore ed estrapolandone
mirate immagini
digitali. Oltre a ciò disponiamo
di microscopio
comparatore, tunnel di
sparo, cronografi elettronici,
microscopio stereoscopico,
macchine fotografiche
digitali e non, apparati
vari per le sbobinature
dei nastri analogici o
digitali delle registrazioni
provenienti da intercettazioni
dell'AG; software
specifici per le indagini
grafiche e foniche,
o per la ricostruzione
tridimensionale
della scena
del crimine, ecc.
La continua evoluzione
tecnologica ci
impone di essere
costantemente
aggiornati
sulle
attrezzature
utili e
più affidabili
nel
campo
peritale.Ma non dimentichiamo
che dietro ad ogni macchina
c'è sempre l'uomo, che
in questo caso è il consulente
tecnico o il perito
con la sua esperienza e
professionalità. Lui sa cosa
cercare, dove e come
andare a vedere, la macchina
è solo un mezzo.
Facciamo un esempio banale
ma che può rendere
l’idea: se abbiamo una
macchina ottima, nuova,
bellissima e potentissima,
super accessoriata, ma
non abbiamo chi la sa guidare
questa rimane ferma;
se abbiamo anche chi la sa
guidare in modo perfetto,
un vero pilota, ma non abbiamo
la strada da percorrere,
questa rimane sempre
ferma. Ecco, il perito
o il consulente tecnico è
quello che indica e traccia
la strada per raggiungere l'
obiettivo. Infatti spesso la
nostra struttura si avvale
di laboratori esterni all'avanguardia
(macchine),
con tecnici di laboratorio
esperti (pilota), ma siamo
noi periti o CT che indichiamo
cosa cercare e dove,
perchè sappiamo qual
è l'obiettivo finale.
Di Costanzo Dario
Avvocato del Foro di Roma