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Etica: Eluana o dell'impossibilità
Posted by InGiustizia on Thursday, January 15 @ 18:18:07 CET
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Il paradosso è nella dialettica del divenire

Sappiamo che i Giudici hanno deciso per Eluana: si potranno interrompere i sostegni per quella vita vegetativa ed impropria del suo corpo. Ho cercato parole, per la proposizione soprascritta, ed unendo questa a quella vita vegetativa ed impropria…sono rimasto ai margini della verità che vorremmo darci tutta intera.
Per noi ..per lei ..per quel più che non possiamo sapere.
Esse est percepi? Cosa è la percezione, è fondamento del vivere, qui, non c’è dubbio.
Ora l’organismo di Eluana, può, sussumere, percepire cioè, quanto le viene dato per esistere solo come organismo nell’osmosi necessaria al suo mantenersi organico. Questo è un percepire senza coscienza, teleologicamente organico al corpo di Eluana, nei limiti in cui è. I presidi medici hanno potuto mantenere questo livello, per Eluana e lo potrebbero ancora per il tempo che è concesso e non sappiamo, ma non possono dare coscienza all’organismo. Questo, per quanto sappiamo, se l’elettroencefalogramma è piatto irreversibilmente.
Ecco allora la necessità di una scelta per sciogliere il dilemma che non riguarda Eluana ma la coscienza sociale confortata dalla conoscenza dello stato di “Eluana”. Oltre le colonne di Ercole non possiamo andare: queste sono le vigili forme della impossibilità di superarle, quale che sia il molo a cui attraccare la nostra barca. Il paradosso è nella dialettica del divenire, che è possibile decifrare solo come il principio di indeterminazione pone, giunti che siamo ad una soglia che non possiamo superare. Siamo sbilanciati nel mistero e rimane il dramma nella nostra coscienza. Ecco allora la sentenza che deve ancorarsi, nella scelta, al rispetto di quei dati e di quelle norme che possono essere decifrate per costituirla come giustizia. Questo nell’impossibilità di adagiarsi in una legge che ancora non c’è. Una legge che decifrerà i limiti che il rispetto del diritto della persona ed alla persona impone? Ordinati, nel tempo della vita cosciente di Eluana, i termini della sua volontà permetteranno l’adempimento di un dovere che la coscienza sociale impone. Ecco la necessità del testamento biologico.

Giovanni Lombardi
Avvocato del Foro di Roma

 
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