Inizia un nuovo corso per il funzionamento degli Uffici del Giudice di Pace?
E’ormai cosa nota
che gli Uffici
del Giudice di
Pace di Roma registrano
notevoli problemi. La situazione,
negli ultimi tempi,
si era ulteriormente aggravata,
tanto che il Consiglio
dell’Ordine, già nell’adunanza
del 15 maggio
2008, era stato costretto a
sollevare una formale protesta,
trasmessa agli Organi
competenti.
Come non fossero già abbastanza
gli ostacoli burocratici
che gli avvocati devono
quotidianamente affrontare
nello svolgimento
della propria attività, si
aggiunga che, allo stato,
per le iscrizioni al ruolo
presso il Giudice di Pace
venivano distribuiti “solo”
60 biglietti numerati, secondo
un orario fisso.
Aciò si aggiunga che non è
più possibile iscrivere cinque
cause insieme, essendo
sceso il numero a tre.
È’ evidente che, con tali
provvedimenti, si negava
“la possibilità dell’iscrizione
a ruolo per i Colleghi
in sovrannumero o
che siano arrivati dopo la
fine dei predetti numeretti,
con la conseguenza oltretutto
di tempi di attesa
lunghissimi ed estenuanti”,
come giustamente
verbalizzato nella predetta
adunanza.
Non solo. È palese che, a
seguito di tale situazione,
l’accesso alla giustizia
viene aggravato se non
proprio impedito.
Il problema, come detto, è
stato portato all’attenzione
di chi di competenza.
Poiché appare evidente
l’insostenibilità di una situazione
destinata ad aggravarsi
se il Parlamento
approverà l’innalzamento
della competenza per valore
delle cause di competenza
del Giudice di Pace,
il Consiglio, “ritenuto che
la situazione sia talmente
grave da non poter attendere
oltre”, aveva deliberato
di inoltrare “formale
protesta per la insostenibile
situazione e le intollerabili
disfunzioni dell’Ufficio
Iscrizioni al ruolo … e
per la carenza di organico
dell’ufficio” e disposto la
trasmissione della delibera
assunta in data 23 ottobre
2008 “al Cancelliere
Dirigente dell’Ufficio del
Giudice di Pace Civile di
Roma, al Coordinatore del
Giudice di Pace, al Presidente
del Tribunale di Roma,
al Presidente della
Corte di Appello di Roma
e al Ministro della Giustizia,
nonché al Consiglio
Giudiziale, sezione distaccata
di vigilanza sulla Magistratura
Onoraria e Giudici
di Pace”.
Lo stesso Presidente della
Corte di appello di Roma,
Dott. Giorgio Santacroce,
aveva indirizzato una lettera
al Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma,
nel quale si prendeva
atto della particolare gravità
della situazione e dell’esigenza
di un richiamo
tangibile da parte delle
autorità competenti.
Orbene, tale presa di coscienza
non è caduta nel
vuoto. È, infatti, notizia
recente che, grazie alle
lunghe trattative intercorse
tra i responsabili
dell’Ufficio del Giudice
di Pace di Roma, il Consigliere
Pietro Di Tosto e
l’avv. Mauro Vaglio, finalmente,
a partire dal 2
Febbraio 2009, agli avvocati
saranno riservati
due sportelli per l’iscrizione
a ruolo delle cause
ed uno sportello per la
richiesta copie delle sentenze.
Mentre è già possibile
estrarre copia dei
dispositivi delle sentenze
civili presso il piano
terra di Via Teulada n.
28. Una volta tanto l’-
SOS lanciato dagli avvocati
è stato raccolto da
qualcuno.
V. N.