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Interviste: La parola a Giandomenico Caiazza
Posted by InGiustizia on Monday, February 09 @ 17:52:44 CET
Interviste Download periodico

Presidente della Camera Penale di Roma



La Camera Penale di Roma sta contrastando fortemente lo sciopero bianco dei funzionari e dei cancellieri del Tribunale di Roma. Al di là delle motivazioni che conosciamo, può dirci come pensa che potrebbe essere risolto questo contrasto?
Non vi è dubbio che sussistano ragioni serie alla base della protesta, tutte riconducibili alla situazione di autentico sfascio della amministrazione giudiziaria. Dunque la soluzione deve essere ricercata nel più generale rilancio della macchina amministrativa: ottimizzazione delle risorse, razionalizzazione della organizzazione, informatizzazione, managerialità nella gestione apicale degli uffici. Ciò detto, è francamente intollerabile non solo la scelta di una modalità di lotta fondata - come abbiamo avuto modo di chiarire nel nostro documento- su erronei presupposti normativi, ma soprattutto la constatazione che essa si risolva in un pregiudizio reale in danno solo del diritto di difesa dei cittadini. Saremmo curiosi di sapere se gli stessi ostacoli quotidianamente opposti alla nostra attività difensiva vengano opposti anche ai Magistrati. Per esempio: se il fascicolo deve essere custodito unicamente e rigorosamente dal cancelliere, dobbiamo desumere che, da quando è iniziato lo sciopero bianco, i funzionari impediscano ai Giudici relatori di portare il fascicolo a casa per la preparazione dell'udienza o per la redazione della sentenza? Mi permetto di dubitarne assai.
Cosa è scaturito dall'incontro in programma tra Lei e il Presidente del Tribunale di Roma?
L'incontro del Direttivo CPR con il Presidente del Tribunale (e con la Cancelliera Dirigente), tenutosi nell'ultima decade di dicembre, ci consentì intanto di mettere il allerta i vertici degli Uffici, posto che la vicenda era solo agli inizi. A seguito dell'incontro, peraltro, il Presidente inoltrò una lettera circolare nella quale invitava tutti i dipendenti, anche nell'esercizio della loro protesta, a mantenere sempre un atteggiamento rispettoso delle esigenze dei difensori.
Noi preannunziammo un nostro approfondimento tecnico della questione, il cui esito gli abbiamo comunicato: lo sciopero bianco, come in questi giorni praticato, è illegittimo. Ora il Presidente ci ha convocati per un incontro con dirigenza degli uffici e sindacati il prossimo 20 febbraio. Un pò troppo in là, sicchè non escludiamo nostre autonome iniziative.
Evidentemente questo sciopero si va a sommare ad una serie di altre disfunzioni che esistono nella macchina giudiziaria. Qual è la sua opinione sulla riforma della giustizia avanzata da questo Governo? Cosa salva e cosa butta dalla torre?
E' in realtà difficile avere una opinione su una riforma della quale non abbiamo ancora letto un rigo. Ci sono impegni, reiterati e pubblici, del Ministro e del Presidente del Consiglio, che fanno esplicitamente proprie le fondamentali richieste dei penalisti italiani: separazione delle carriere, riforma del CSM. Perciò,noi abbiamo fino ad oggi dato pieno credito a questi importanti impegni pubblici.
Ma è giunta l'ora dei fatti, anche perchè, per il resto, gli interventi legislativi in materia penale sono stati tutti ispirati a logiche illiberali, securitarie, lontane mille miglia dalla riforma liberale della giustizia che si dice di volere realizzare.

Maria Serra

 
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