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Attualità: Obama, presidente avvocato
Posted by InGiustizia on Tuesday, February 10 @ 16:38:40 CET
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Una storia da raccontare



Barak Obama nasce alle Hawaii, il 4 agosto 1961, da padre Keniota e madre americana. Nel 1963 i genitori si separano, il padre si trasferisce ad Harvard per finire gli studi e rivedrà il figlio solo un’altra volta prima di morire nel 1982. La madre nel frattempo si risposa e si trasferisce a Giakarta poi ad Honolulu dove Obama si diploma prima di partire da solo per l’Università Occidental di Los Angeles dove tenta di sfondare come giocatore d basket. In una sua autobiografia scriverà poi che in quel periodo si sentiva inconcludente e girava a vuoto su se stesso cercando di mascherarlo.
Poi si iscrive alla Columbia University di New York dove consegue una laurea in scienze politiche specializzandosi in relazioni internazionali.
Qui un evento affettivo darà la svolta alla sua vita. Mentre è a New York viene a mancare suo padre. Stranamente la perdita di quell’uomo che non lo aveva mai seguito lo fa sentire per la prima volta profondamente responsabile di se stesso. Se fino a quel momento quel rapporto poteva essere recuperato, ora non lo era più. Obama è solo, completamente responsabile della propria vita, ma anche libero dicrearla. Ora è il padre di se stesso. Una nuova energia lo pervade. Smette di fare le cose che gli fanno perdere tempo, con l’alcol, si dà una forte disciplina mentale, una regolarità nell’attività fisica che svolge ogni giorno e digiuna una volta la settimana. Il tempo che impiegava in amicizie senza sbocco lo mette nello studio, nella lettura e successivamente nell’esercizio dell’oratoria. Sa di voler realizzare qualcosa di grande ma non gli è ben chiaro il cosa e il come. Tenta la carriera del romanziere ma non è convinto. Vuole trovare le proprie radici ed è interessato al sociale e alla politica. Invia domande ovunque per fare il volontario per i democratici, senza successo, finché un giorno occasione vuole che incontri un personaggio di Chicago che si occupa delle comunità dei ghetti afroamericani e nel 1985 si trasferisce a Chicago. Va a vivere nel quartiere di Muhamad Alì, e non è un caso se nel discorso dopo la vittoria dirà che “In America non c’è nulla di impossibile”, tanto simile alla celebre frase di Alì, “Impossibile is nothing”. Nelle comunità parla con le persone, le organizza e le rappresenta presso le Istituzioni per ottenere ciò di cui hanno bisogno.
Dopo qualche anno ha capito cosa vuole fare. Torna all’università e si iscrive come suo padre, ad Harvard, dove frequenta però il corso di legge. In due anni ha il primo grande successo, è il primo presidente di colore della prestigiosissima Harvard Law Rewiew. Contemporaneamente, nel 1989, mentre frequenta un stage estivo in uno studio legale, conosce Michelle Robinson, che sposa nel 1992. Gli viene offerto un incarico alla Corte Suprema ma declina l’invito.
Torna a Chicago nel 1991 e dirige un movimento nominato “ voter registration drive” che ha lo scopo di registrare al voto quanti più neri possibili, chi lo conosce ha detto che ha visto Obama costruire con minuzia le basi elettorali della sua futura elezione, e così in molti contesti, come quando per imparare a reggere la tensione di parlare in pubblico ed apprendere l’arte oratoria, faceva i suoi discorsi nelle chiese nere. Usa al meglio ciò che ha a disposizione. Legge e studia senza sosta , anche quando è stanco e gli altri vanno a dormire. Nel frattempo accetta di insegnare Diritto Costituzionale part- time per la University of Chicago dove rimane fino al 2004. Harvard si rivela molto importante per Obama, soprattutto per i nuovi amici che si fa e che lo sosterranno fino alla vittoria, come John Schmidt, che lo finanzia fin dai suoi primi passi in politica.
La carriera politica di Obama inizia ufficialmente nel 1996 al Senato dell’Illinois ed è segnata da un profondo impegno e da una notevole dose di fortuna, ma si sa la fortuna aiuta gli audaci, dove vince per squalifica di tutti gli altri candidati. Prosegue con la vittoria al Senato degli USA favorito dal ritiro del suo rivale democratico e anche del suo avversario per scandali, e così con questo mix esplosivo Obama prosegue la sua corsa verso la presidenza degli Stati Uniti. Per trovare una risposta al quesito iniziale, credo che tra le righe emerga preponderante la personalità di quest’uomo, che trovate le proprie radici e qualcosa in cui credere ha profuso tutte le sue energie per riuscire.
Non sono le informazioni in sé o il sapere che possediamo o le opportunità che abbiamo che possono renderci grandi o diversi, ma è il come usiamo tutto ciò e come siamo capaci di cambiare noi stessi. Sicuramente l’ambiente legale lo ha favorito per intrecciare relazioni ma non è stato lo studio della legge a decretare il suo successo. E’ stata la sua determinazione, le scelte che ha fatto, avere un obiettivo chiaro e lavorare molto per realizzarlo credendo nella riuscita.
E’ stata un’alchimia di condizioni, che qualcuno chiama anche destino, ma che come sempre deve essere favorito per potersi manifestare.

Anna Gorreri

 
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