La parola a Mario Scialla, Presidente dell'Associazione Forense di Roma
Mario Scialla, Presidente dell’Associazione Forense di Roma di Roma, ci ha spiegato che sempre il 9 marzo scorso l'A.N.F. e l'associazione forense “Ius Ac Bonum”, presieduta dall’Avv. Arianna Agnese, hanno «riunito allo stesso tavolo magistrati e i responsabili dei sindacati più rappresentativi del personale amministrativo delle cancellerie».
Sono infatti intervenuti Paolo Auriemma per l'Associazione Nazionale Magistrati del Lazio e per i Vice Procuratori Onorari, Raimondo Orru', Vice Presidente della Feder.M.O.T. (Federazione nazionale magistrati ordinari).
I pesanti tagli nel settore giustizia, spiega Scialla hanno determinato «una situazione drammatica» con una «contrazione del personale amministrativo dagli oltre 50.000 ai 36.000 [addetti, N.d.R.] previsti».
La novità rispetto alla dura posizione assunta dalla C.p.R. è «l’idea di affrontare insieme questi molteplici problemi (mancanza di pagamenti per le difese di ufficio e gratuito patrocinio, “sciopero bianco” dei cancellieri, difficoltà per v.p.o. e trascrittori) con una duplice consapevolezza», prosegue il Presidente dell’A.N.F.
«La prima è quella che il denominatore è comune… ed affonda le sue radici nell’improvvido taglio al bilancio della giustizia», la seconda «è quella che nei periodi di difficoltà ci si trova tutti in una situazione pericolosa… se non si coordinano le iniziative non si salva nessuno e si rischia anzi di precipitare tutti».
Su queste basi, a giudizio di Scialla l’obiettivo è «quello di evitare una agitazione in ordine sparso, coordinando, invece, gli sforzi di tutti gli operatori di questo delicato settore», con l’ambizioso progetto di «preparare insieme una giornata per la giustizia nella quale rappresentare… la situazione di enorme degrado nella quale è precipitata la giustizia… e sollecitare una repentina inversione di tendenza».
Vedremo, dunque, magistrati, cancellieri ed avvocati tutti con le braccia conserte e magari “uniti nella lotta” con fischietti e cartelloni sotto il Ministero della Giustizia?