Cassa Forense versus la lista "Agire e informare"
Chiusi i seggi delle elezioni alla Cassa Forense nessuno
ha più pensato alle polemiche della campagna
elettorale, ma un comunicato del 30 Marzo 2009
apparso sul sito ufficiale dell’ente previdenziale ha
ristimolato l’interesse. La notizia è che il Comitato
dei Delegati della Cassa Forense aveva deciso
di denunciare alla Magistratura e di fare un esposto disciplinare contro l’avvocato Mauro Vaglio e gli avvocati Paolo Nesta, Pietro Di Tosto, Roberto Nicodemi, Flora De Carlo, Fabio Pucci, Fabrizio Bruni, Alessandro Marconi, Simonetta Abbondanzieri Fabio D’Amato e Cristina Arditi di Castelvetere. Il motivo: i professionisti, quali capolista e componenti della lista ‘Agire e Informare’ avrebbero diffuso dati finanziari e patrimoniali dell’Ente, esprimendo giudizi ritenuti diffamatori nei riguardi degli Organi decisionali della
Cassa Forense. InGiustizia ha immediatamente
contattato i protagonisti. L’avvocato Vaglio ha risposto, fornendo copia delle comunicazioni elettorali sotto accusa, l’avv. Rosa concedendoci un’intervista. La sintesi delle notizie fornite da Agire e Informare è che i vari inasprimenti per le tasche degli avvocati approvati dai delegati eletti nel 2005, tra cui l’aumento del contributo soggettivo ed integrativo e il ritardo nella
possibilità di andare in pensione, sarebbero
frutto di non corrette stime patrimoniali,
con errori di calcolo e di dati attuali.
In quelle comunicazioni si forniscono una serie di numeri, che non si riproducono in questo articolo
solo perché, nella intervista, il Presidente avv. Rosa non ha fornito dati alternativi che consentano
ai lettori di valutare se, effettivamente, le affermazioni dell’avv.Vaglio e degli altri componenti
della lista da lui capitanata fossero non veritiere. Eppure si tratta di numeri, che sarebbe stato più facile contraddire pubblicamente che far esaminare ad un PM o a un Giudice tra qualche anno.
E’ sicuramente pregiudizievole il prestigio per la
categoria che la Magistratura si occupi delle polemiche tra avvocati: quindi InGiustizia lancia un guanto di sfida, proponendo a tutti i protagonisti della vicenda di far definire laquestione ad un giurì d’onore ai sensi dell’art. 596, 2° c.p.. All’avvocato Mauro Vaglio ed ai Delegati della Cassa Forense la
scelta: accettare o rifiutare.
Maria Serra