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Attualità: Risk managment
Posted by InGiustizia on Thursday, May 14 @ 17:22:06 CEST
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La risorsa intangibile

Lo sconvolgimento a livello planetario che stiamo vivendo nel mondo della finanza e del “fare impresa/business” in generale fa crescere sempre di più l’importanza della gestione delle informazioni e delle relazioni con l’ambiente esterno.
In questo ambito le risorse immateriali (INTANGIBILE), viste, appunto, come beni intangibili, rappresentano i principali driver di crescita dell’azienda/impresa.
I beni immateriali si rilevano fondamentali per l’Azienda perché vengono utilizzati nell’ambito del processo di diffusione e creazione del valore: cresce quindi la necessità della loro considerazione nel quadro degli strumenti di comunicazione economico-finanziaria. Infatti quanto meglio le imprese gestiscono il loro patrimonio immateriale e ne segnalano le risultanze negli strumenti di comunicazione esterna tanto meglio sono valutate dagli operatori di mercato.
La centralità del ruolo svolto dalle risorse immateriali nel nuovo contesto economico/finanziario evidenzia la criticità di alcuni aspetti quali: l’inadeguatezza dei tradizionali strumenti economico-finanziari nella misurazione/rappresentazione delle risorse immateriali e l’ascesa di nuove ed interessanti tipologie di strumenti. Recenti analisi rilevano la presenza di rilevanti fabbisogni informativi, insoddisfatti di tali parametri sia da parte del management che da parte delle diverse tipologie di “stakeholders” esterni quali i clienti, i fornitori, gli azionisti e gli operatori di mercato. Nonostante questo però, si registrano significativi ritardi delle imprese e, perché no, della pubblica amministrazione nel dotarsi di strumenti informativi appropriati in grado di dare risposta a tali esigenze. E’ infatti ancora raro trovare, nei documenti ufficiali divulgati, rappresentazioni del patrimonio immateriale (intangibile). Le ragioni di questo ritardo sono molteplici: una prima ragione è riconducibile al fatto che l’attenzione all’ “Intangibile” ed al suo contributo alla vitalità economica dell’impresa e quindi alla partecipazione fondamentale ai processi di creazione del valore è relativamente recente sebbene non nuovo. In secondo luogo fa capo alla indubbia complessità di rappresentazione e quantizzazione di tali risorse immateriali e dei loro effetti nella catena del valore. A ciò si aggiungono gli atteggiamenti dei responsabili che si sono dimostrati per lungo tempo tendenzialmente indifferenti e poco propensi, se non contrari ed ostili, alla diffusione all’esterno di informazioni riguardanti il patrimonio immateriale a causa della indubbia esigenza di riservatezza orientata a non divulgare all’esterno notizie riferite al profilo strategicooperativo della gestione. Infatti l’esigenza di riservatezza può essere correlata al rischio che i concorrenti (per le aziende) o gli amministrati (per le imprese/amministrazioni pubbliche) possono venire a conoscenza di esiti negativi con immediate ricadute sull’immagine delle aziende o degli amministratori.
Il principale problema però viene dai tradizionali strumenti economico-finanziari che non riescono ad effettuare in maniera corretta la misurazione/ rappresentazione del patrimonio immateriale. La rilevazione e la valutazione tradizionali delle risorse intangibili si muovono dalle modalità di acquisizione di tali beni e proseguono con la determinazione del valore da iscrivere a bilancio, il che implica di stabilire la durata della loro vita utile e le modalità di ammortamento il calcolo delle svalutazioni le rivalutazioni di tali beni. Occorre infine sottolineare che le criticità relative alla rappresentazione di tali risorse sono legate alla necessità di spesare in conto economico gli investimenti in risorse immateriali.
Infatti in molte imprese domina il principio della prudenza: investire in ricerca e sviluppo, ad esempio,non è detto che porterà l’azienda ad avere nuove tecnologie o servizi avanzati. Così gran parte delle aziende preferisce non investire in ricerche che non garantiscono sicuro successo per evitare perdite ritenute inutili da amministrazioni tradizionali e miopi.

Giuseppe Brancati

 
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