Un nuovo ordine mondiale ecologico per un modno migliore
La scienza oggi ha fatto
bingo oltre le frontiere
della consapevolezza
umana. Siamo sbilanciati sulle
avventure del sapere in un percorso
difficile ed accidentato ma
anche esaltante se, nella sua verifica,
possiamo tracciare una
mappa del percorso con una
umanità che trova nei suoi limiti
la chiave per restituirsi l’armonia
della vita in un orizzonte
maggiore. Le virtualità informatiche
offrono, infatti oggi, un
grande spazio-tempo da colonizzare
col senso della vita che
non può essere ovviato con risultati
determinati dall’equiprobabilità
asettica e mistificatrice
del computer. La spinta del divenire
della società, oggi, dovrebbe
recuperare una dialettica
costruita sul dialogo concreto
che escluda il pericolo nucleare,
conseguenza di una cultura antagonista
ed atomica. Ogni giorno
di più, infatti,in una realtà onnivora
le società slittano verso il
suicidio dell’umanità: l’architettura
della crisi mondiale dei
mercati ne è segno,manifestazione
e risultato. Il dio denaro,
capitalizzato vincente oltre il lavoro,
determina gli scambi e i
rapporti finanziari nello squilibrio
di una geometria variabile
oltre quello spazio di tempo,
raggiunto dalle accelerazioni
informatiche boleane, strumenti
della logica di una entropia
vincente. Ecco che allora che,
nella realtà della storia, ogni
territorio è violato oltre i limiti
che la coscienza del divenire,
come primario senso della vita,
può sopportare. La equivalenza
degli apporti al risultato è, infatti,
sfalsata nella sua dinamica
gia sul limite primo del palcoscenico
alla vita. L’ambiente
sta configurandosi negli egoismi
e nell’ignoranza che l’uomo
esprime, e la forma del vivere,
la qualità della vita, è in
una traslucida realtà per l’indigestione
delle tecnologie della
scienza. In questa informatizzazione,
nella virtualità dei tempi,
si perde il sapore antropologico,
sociale e culturale di se stessi,
i ritmi della vita si disarticolano
in un impossibile futuro e
la storia naufraga in una risacca
inconcludente. L’umanità, ormai
intrappolata come un olocausto
in una meccanografia
del pensiero, dimentica, in uno
scenario che sta chiudendo il sipario,
l’alleanza con Gaia e
che, nella biologia dei sistemi,
l’Economia è figlia dell’ Ecologia.
L’uomo, nello spicchio di
tempo che le ere vivono, è solo
un istante ed, in questo, ha creato
tutto quel maggior disordine
che porta alle colonne di Ercole.
L’economia è un inserto da
leggere, prudentemente, sulle
carte dei tempi che sono ecologiche
.Questo per quell’ordine
dato che non sappiamo rispettare
perchè non lo vogliamo
conoscere.
Ogni evento ha corrispondenza
nell’uomo in quanto partecipe e
autore della conoscenza maggiore
ed il suo potere, nella trasformazione
del mondo nella
distonia dei rapporti sociali, si
oppone a quel mondo migliore
che mistifica nel concreto del
presente. Ora questa consapevolezza,
conoscenza dei valori
della vita, è necessità di cultura
da dare a tutti, nessuno escluso,
nella unicità dei valori archetipi
ci dell’uomo. L’armonia della
vita ritroverà allora il suo principio
nelle risposte, pronte al richiamo,
nell’ordine del mondouniverso.
L’esigenza di questo
ritorno alla dignità morale dell’esistere
in una esatta ricostruzione
dei tempi umani, è la condizione
fondamentale per allontanare
conflitti ormai atomici.
Nell’umiltà di una verifica non
solo figurativa è la necessaria alleanza
dell’ECONOMIA con
L’ECOLOGIA.
Giovanni Lombardi
Avvocato del Foro di Roma