Quanta acqua sotto il ponte?
Quando il nostro
quartiere diventa
un caso nazionale,
è impossibile chiudere
gli occhi e pensare all’incuria
ordinaria, l’argomento
diventa praticamente
obbligato. D’estate
perennemente in secca,
tanto che è usato a
mo’ di spiaggia cittadina,
d’inverno strabordante
quasi fuori dal suo
letto, il biondo Tevere
dal qualche anno è uno
dei protagonisti dei nostri inverni. Ci si aspetterebbe
che dopo questi periodici
eventi l’amministrazione
intervenisse,
perché se i fiumi si dragassero
certamente l’acqua
scorrerebbe con più
facilità e non si sarebbe
così in perenne emergenza.
Ma quale dei 36 soggetti
competenti dovrebbe
farlo? Nell’attesa che
ci si pensi, chissà
quant’acqua passerà sotto
(o sopra) il ponte…
Massimo Reboa