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Interviste: Elezioni Regionali 2010, intervista a Renata Polverini
Posted by Reboa on Friday, March 26 @ 16:13:34 CET
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Cinque domande alla candidata governatrice Renata Polverini

Il sindaco Gianni Alemanno per arrivare al Campidoglio ha puntato la propria campagna elettorale sul tema della sicurezza. L’ex governatore Marrazzo sul tema della sanità. Qual è il tema guida della sua campagna?
Il dovere di chi amministra un ente complesso, quale la Regione, è sicuramente quello di impegnarsi su tutti i temi ed in tutti i campi che la Costituzione gli assegna. Detto ciò, la mia campagna elettorale si è concentrata soprattutto su quattro temi, futuro, famiglia, salute e lavoro, e il mio programma elettorale, che è il risultato di una intensa “campagna di ascolto”, declina ciò in 60 azioni di governo da attuare nei cinque anni di legislatura.
A sinistra Marco Medici vuole trasferire la città giudiziaria alla Romanina, mentre a destra si sondano gli umori per un trasferimento in zona Tor di Quinto, mentre gli investimenti eseguiti anche di recente per l’edilizia giudiziaria, le problematiche sulla mobilità e le scelte degli operatori negli anni richiederebbero di finire di concentrare tutti gli uffici in zona Prati. Quale il Suo programma sul punto?
Il problema dell’edilizia giudiziaria riguarda principalmente il PRG del Comune di Roma ed il Ministero di Giustizia.
La Regione certamente interverrà con gli strumenti legislativi ed amministrativi di sua competenza, ma allo stato, mancando qualunque affidabile e concreto progetto, da quanto lei dice sembra trattarsi al momento di ipotesi di singoli, non è ovviamente possibile assumere alcun orientamento. Quello che invece posso dire è che la Regione si farà carico della giustizia di pace, che è quella più vicina alle esigenze quotidiane dei cittadini, attivando i poteri che l’art. 116 della Costituzione le assegna.
A proposito di sanità. Il sistema sanitario grava per il 75% sul bilancio della Regione, come sappiamo commissariata e con un deficit insanabile.
Come intende affrontare la riorganizzazione del sistema sanitario che nel Lazio rappresenta uno dei problemi più rilevanti nel panorama regionale?
Il Piano di rientro dal debito, approvato dalla Giunta di centrosinistra il 6 marzo del 2007, che intendiamo in ogni caso rinegoziare, è ampiamente fallito. A fronte di una spesa molto alta i cittadini, che dovrebbero avere un ottimo servizio sia in termini di qualità che di efficienza, si ritrovano invece a pagare ticket che colpiscono anche categorie deboli, come quella dei diversamente abili, ed addizionali Irpef ed Irap massime.
Occorre una vera e propria “rivoluzione” che assicuri la centralità della persona, potenziando ad esempio l’assistenza domiciliare e abbattendo le liste di attesa, l’eliminazione degli sprechi e non dei servizi, un corretto rapporto fra prestazioni e qualità con l’integrazione fra pubblico e privato. Due donne in corsa per la stessa poltrona. Una campagna elettorale al femminile dovrebbe segnare la differenza.
Quali le iniziative che intende intraprendere a favore dell’universo femminile?
Le trasformazioni delle famiglie e dei loro bisogni e il ruolo delle donne sta cambiando: nel mondo si è passati da politiche destinate ad un genere debole e svantaggiato ad azioni considerate essenziali per la crescita del Paese. Ma affinchè questo obiettivo possa realizzarsi ci sono ancora delle criticità che riguardano l’accesso al mercato del lavoro per le donne con figli, le difficoltà di conciliare i “tempi lavoro” con i “tempi famiglia” soprattutto laddove non vi è la presenza di una rete di supporto parentale, l’accesso ai luoghi decisionali più alti. Molte sono le iniziative che metteremo in campo: dallo sviluppo e il potenziamento del sistema di offerta dei servizi socio assistenziali per la prima infanzia (asili-nido, tagesmutter, micro nidi nei luoghi di lavoro), ad un intervento della Regione con risorse proprie premiali verso la promozione di servizi collettivi tra imprese, (asili nido territoriali, voucher di conciliazione) anche mobilitando intese con gli Enti Locali, all’assegno familiare regionale per il sostegno di tutti i figli a carico e delle persone diversamente abili presenti in famiglia, costruito sul modello del quoziente familiare, ad interventi finalizzati a una presenza maggiore delle donne nelle posizioni di vertice.
A dicembre 2009 la Giunta regionale uscente ha stanziato 33 milioni di euro per l’emergenza abitativa.
Risorse destinate a lavori di costruzione, recupero e acquisto di nuove abitazioni. Ove venisse eletta, si impegna a proseguire nell’intento o propone una ricetta alternativa per risolvere il problema casa? L’urbanistica è materia di competenza concorrente fra lo Stato e la Regione.
Negli anni si è creato un coacervo di norme non sempre armoniche e non sempre coerenti tra norme statali e norme regionali e all’interno delle norme regionali stesse.
La mia prima cura sarà quella di realizzare un testo unico delle norme urbanistiche vigenti nel territorio della Regione armonizzato con il DPR 380/01 e con la L.U..
Ovviamente la Regione non attenderà per operare fattivamente l’emanazione del Testo Unico Regionale, ma svolgerà l’attività diretta di pianificazione che le compete e quella di sostegno all’edilizia per la risoluzione e l’emergenza abitativa, assumendo nuove iniziative ed ottimizzando i fondi già stanziati.

Avv. Roberto Zazza

 
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