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Interviste: Speciale carceri: intervista al Presidente di Antigone
Posted by InGiustizia on Monday, June 14 @ 17:55:16 CEST
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La parola a Patrizio Gonnella

L’Associazione Antigone è una ONLUS che da ormai quasi 20 anni si occupa delle garanzie del nostro sistema penale, un problema che riguarda tutti noi giuristi, e in particolare effettua periodiche ricerche e statistiche sulle condizioni di detenzione nel nostro paese.
Abbiamo intervistato per voi il suo presidente, Patrizio Gonnella, sulle possibilità di intervento del legislatore per ripristinare la legalità costituzionale e di denuncia dei semplici cittadini presso le autorità appositamente costituite.
Quali misure alternative al 41 bis potrebbero sia garantire la dignità della persona sia essere efficaci strumenti per combattere il fenomeno mafioso?
Non si tratta di togliere di mezzo il regime di cui all’articolo 41 bis ma di disinnescare al suo interno tutte le forme evidentemente violative di diritti costituzionali, primo fra tutti il diritto ala difesa.
Penso che bisognerebbe inoltre ragionare sulla sua efficacia o pericolosità in termini di politica criminale. Quali poteri concreti ha il garante dei detenuti nei casi di violazione dei diritti?
I garanti regionali dei diritti dei detenuti - gli unici oggi esistenti - non hanno poteri nei confronti dell’amministrazione penitenziaria.
Possono interloquire solo con le amministrazioni regionali che li hanno nominati.
Oggi che la sanità carceraria è di competenza delle Asl possono e devono monitorare il loro lavoro. Se non lo fanno vorrà dire che sono caduti nella melma politica.
È configurabile una class action del tipo recentemente introdotto nella pubblica amministrazione per veder rispettati i diritti dei carcerati, così come già avvenuto ad agosto 2009 in California?
Una class action vera e propria no.
Ma si possono predisporre migliaia di reclami identici.
Noi lo stiamo facendo inviando ricorsi alla Corte Europea dei diritti umani sulla assenza di spazi minimi vitali.

Massimo Reboa

 
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