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Teatro: La casa di Ramallah
Posted by InGiustizia on Tuesday, October 12 @ 17:36:48 CEST
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La casa di Ramallah

Il testo di Antonio Tarantino affronta un tema solitamente relegato alla cronaca, trovando le parole per narrare l'indicibile.
Due genitori, interpretati magistralmente da Giorgio Albertazzi e Marina Confalone, accompagnano in treno la figlia, decisa ad immolarsi per la causa palestinese in un attentato suicida contro Israele. Una storia crudele, inimmaginabile per la nostra cultura, che non nasconde il dolore dietro l'ideologia e rifugge dalle semplificazioni, che non consola e non illude.
Ci voleva il coraggio e il mestiere di Antonio Calenda per decidere di mettere in scena ciò che anche in politica si tende ad occultare.
La tragedia classica parla ai sentimenti immortali e condivisi, la tragedia quotidiana, che si svolge ora e vicino, colpisce a fondo, costringe a un contatto viscerale con una realtà che conosciamo indirettamente, filtrata dalla stampa e dalla televisione, dalle opinioni politiche che ci mettono a distanza di sicurezza da un dolore indescrivibile.
I ricordi della vita quotidiana si intrecciano con un futuro di morte, speranza e amore abitano troppo lontano da Ramallah.
Una ragazza che viaggia su un treno, accompagnata dai genitori per andare a farsi esplodere è un'immagine che non riusciamo a contenere, come quel vagone carico di odio, di vendetta e di morte.

Clotilde Spadafora

 
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