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Avvocatura: I successi di quattro gatti in toga
Posted by InGiustizia on Tuesday, January 11 @ 18:08:02 CET
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Scarsa partecipazione dell'Avvocatura alla manifestazione del 4 novembre

Troppe volte si scende in piazza per manifestare per motivi non ben precisati, il detto “piove Governo ladro!” e le manifestazioni studentesche succedutesi sotto i Governi di ogni colore politico ce lo ricordano. Tanto che ormai possiamo notare una diffusa disaffezione verso la piazza. Eppure ogni tanto, sarà la voglia di veder cambiare questo paese, che siamo unanimi nel giudicare in panne, sarà la voglia di partecipare o lo sdegno “perché questa volta l’hanno fatta troppo grossa” ci si ricasca. La stragrande maggioranza delle manifestazioni difettano però di obiettivi concreti e chiari, per trovarli bisogna andare a cercare manifestazioni di settore, quasi spontanee e con i partecipanti che si contano sulle dita di una mano.
È stato questo il caso della manifestazione del 4 novembre davanti al Senato, dove più ad essere scese in piazza le toghe degli avvocati, che a Roma sono un esercito di più di 20.000 anime, è scesa qualche toga.
Qualche toga che però ha avuto un effetto dirompente: se tanti altri protestano non si sa per o contro cosa, gli eroici difensori dell’Avvocatura “ordinistica” le idee le avevano molto chiare. Così quattro gatti in toga davanti a Palazzo Madama sono riusciti ad incidere più, in proporzione, che non eventi clamorosi e di massa quali occupazioni di facoltà o presidi permanenti sulle gru. Che cosa hanno ottenuto? Che i senatori scendessero ad ascoltarli e, ritornati in Aula, votassero la loro richiesta di abolire la norma che determina la compatibilità “tra lavoro subordinato privato ed esercizio della libera professione forense con conseguente ulteriore "sovraffollamento" degli Albi e contrazione di possibilità di lavoro presso aziende ed imprese”.
Sarà forse il fatto che da sempre l’Avvocatura è una delle categorie ritenute più ascoltate e ogni tanto lo è davvero, o forse la forza di uno schieramento trasversale in un momento di incertezze dell’Esecutivo, ma anche dell’opposizione.
La mia opinione è che qualsiasi manifestazione deve avere dei motivi e questa, giusta o sbagliata a seconda che si voglia propendere per il modello “associazionista” o per quello “ordinista”, dei motivi ce li aveva.

Massimo Reboa

 
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