Siamo abituati, dai
tanti anni trascorsi
in tribunale, ad “arrangiarci”
per tutelare al
meglio i nostri assistiti,
superando la burocrazia.
Siamo abituati, dai
tanti anni trascorsi
in tribunale, ad “arrangiarci”
per tutelare al
meglio i nostri assistiti,
superando la burocrazia.
Siamo abituati a fare le file,
a collaborare e sopportare
le lunghe attese o i
vari disservizi, legati al
grande numero dei fascicoli
in attesa.
Siamo assuefatti a vedere
il famoso stanzone delle
“presidenziali”, pieno di
umanità molto spesso assolutamente
inconsapevole
del percorso che ancora
l’attende per terminare
una relazione coniugale, e
quindi assistiamo a pianti,
a scontri generati da un irrigidimento
incomprensibile,
a meno di leggerlo
con gli occhi di chi è
esperto del mondo relazionale,
e ne conosce il frasario
segreto. Siamo in buona
sostanza abituati a tutto,
ed a tutti i cambiamenti,
spesso introdotti dagli
uffici senza alcun preavviso,
si veda tra tutti quello
sicuramente legittimo, ma
assolutamente fonte di ulteriori
disagi, relativo alla
cancellazione dei nominativi
delle parti dal foglio
del ruolo di udienza.
Quindi una buona notizia,
un miglioramento assoluto,
proprio non era nelle nostre
aspettative.
Ed invece!!
E’ di questi giorni la pubblicazione
e l’invio informatico
dello schema del
“verbale di separazione
consensuale” e di quello
del “verbale del divorzio
congiunto” in uso
presso il Tribunale di
Roma.
Il presidente della Sezione
Famiglia dottor
Alberto Bucci, fervido sostenitore
del mondo web
come via di soluzione ai
problemi del sovraccarico
del lavoro della sezione,
ha reso possibile il “miracolo”.
L’invio campione degli
schemi suddetti, che con
un muto tam tam stanno
raggiungendo la posta
elettronica di tutti i colleghi
del nostro foro, migliorerà
in un attimo il lavoro
di chi ogni giorno si
dedica alle separazioni ed
ai divorzi. In pratica invece
di dover riempire, spesso
seduti su appoggi di
fortuna, i modelli dei verbali
presidenziali nella
stessa mattinata dell’udienza,
avremo più tempo
per poter interloquire
con il patrocinato,
avremo, soprattutto,
un modo più chiaro per
vedere, e per spiegare agli
assistiti, la versione definitiva
dell’accordo, senza
dover discutere per la frase
da inserire all’ultimo
momento, nella compilazione
del modello, potremmo
lavorare meglio,
ed in modo più dignitoso,
e… scusatemi se è poco,
in un Tribunale che a volte
sembra fatto per complicare
ogni giorno, con
trucchi nuovi, il nostro lavoro.
Dunque grazie dottor Bucci,
a volte le attese nei
corridoi sono state lunghe,
a
volte
il
personale
della
cancelleria
era in
numero
non sufficiente,
ma
questa volta
con questa
sua idea
ci ha ripagato.
Il Tribunale è
fonte anche di
novità positive,
evviva.
Di Vaccaro Giorgio
Avvocato del Foro di Roma