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Avvocatura: De Tilla: «La Cassa ha svolto un ruolo forte»
Posted by InGiustizia on Tuesday, December 28 @ 18:19:56 CET
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E’ forse uno dei periodi più impegnativi per il Presidente della Cassa Forense, l’avvocato De Tilla. Dopo le vicende interne relative alla riforma dello statuto dell’ente, l’agenda sembra essere fitta di impegni per affrontare le questioni ora più delicate: la difesa dell’autonomia della Cassa, i problemi come la totalizzazione e la doppia tassazione, le prossime elezioni nella Cassa.



E’forse uno dei periodi più impegnativi per il Presidente della Cassa Forense, l’avvocato De Tilla. Dopo le vicende interne relative alla riforma dello statuto dell’ente, l’agenda sembra essere fitta di impegni per affrontare le questioni ora più delicate: la difesa dell’autonomia della Cassa, i problemi come la totalizzazione e la doppia tassazione, le prossime elezioni nella Cassa.
Ma andiamo con ordine.
D) Presidente de Tilla, uno degli argomenti più dibattuti relativamente alla Cassa Forense è la modifica del suo statuto. Può illustrarci gli aspetti salienti di tale riforma? R) La riforma dello statuto è un passaggio fondamentale dell’evoluzione della Cassa. Si tratta in sostanza di una serie di innovazioni poste in essere per garantire stabilità, efficienza, capacità di governo e partecipazione e che riguardano specialmente gli organi: il Comitato del Delegati, il Consiglio di Amministrazione, la Giunta e il Presidente.
Tra le novità più importanti che si possono segnalare ci sono quelle relative al Comitato dei Delegati: il numero dei componenti è stato fissato, invariabilmente, a ottanta.
Peraltro i prossimi Delegati verranno eletti sulla base del nuovo regolamento elettorale attuativo dello statuto riformato.
Per il Comitato sono stati previsti nuovi poteri, tra i quali occorre annoverare l’elezione diretta del Presidente della Cassa tra i propri componenti, garantendo in questo modo più partecipazione.
Ci sono cambiamenti anche per il Consiglio di Amministrazione, che non sarà più formato da nove membri, bensì da undici: il Presidente della Cassa ed altri dieci eletti direttamente dal Comitato dei Delegati.
Anche la Giunta è stato rinnovata: il numero dei componenti passa da tre a cinque, da eleggere tra coloro che fanno parte del Consiglio di Amministrazione.
Infine, è stata prevista la possibilità di un terzo mandato per il Presidente della Cassa, al fine di offrire più stabilità.
D) Quali sono stati i punti di forza della sua presidenza?
R) La Cassa Forense è diventata progressivamente una vera e propria «casa degli avvocati», un punto di riferimento per tutti i legali.
Dal settore della previdenza, le attività della Cassa si sono ampliate anche ad altri campi quali, per esempio, l’assistenza sanitaria integrativa mediante la polizza gratuita per gli iscritti, l’assicurazione professionale, l’informatizzazione, i servizi, il supporto all’aggiornamento e agli eventi culturali dell’avvocatura.
Bisogna poi citare le numerose convenzioni stipulate dalla Cassa e che si rivelano di ausilio agli avvocati nel normale svolgimento dell’attività professionale.
Ma la Cassa non ha solo offerto o favorito l’offerta di servizi, ha anche svolto un ruolo forte a beneficio dell’avvocatura tutta ed a garanzia della stabilità della previdenza: proprio perché ora la Cassa gode di una forte autonomia, ha risposto ad attacchi politici e pubblici, ha difeso gli interessi della categoria quando necessario.
E’ per questo che oggi gode di grande attenzione.
Naturalmente, l’attività della Cassa Forense, in questo senso inquadrabile nel contesto generale dell’AdEPP, l’Associazione degli Enti di Previdenza Privati, è stata quella di difendere l’autonomia di tali enti, e dunque di se stessa, da ogni rischio di ricondurre la loro gestione sotto una logica pubblica.
D) Il percorso di riforma pensionistica intrapreso dal Governo può incidere negativamente sulla previdenza forense? R) La previdenza forense necessita della massima autonomia, per questo la riforma non incide negativamente nella misura in cui fa salvo questo principio.
D) Nel prossimo futuro quali saranno le questioni più importanti da affrontare?
R) In linea generale, la Cassa si muove sempre nel senso di garantire l’autonomia normativa, gestionale e organizzativa dell’ente stesso ed ottenere equi regimi fiscali.
L’impegno dunque, è quello di evitare di subire interventi realizzati secondo criteri dirigistici, che costituirebbero veri e propri passi indietro.
Tra le varie questioni si devono evidenziare in maniera puntuale almeno due temi che meritano la massima attenzione: prima di tutto il regime della totalizzazione, rispetto al quale è necessario intervenire per rendere la normativa compatibile con l’esigenza di salvaguardare gli equilibri finanziari degli enti privatizzati; poi il meccanismo della doppia tassazione, inteso come sistema a causa del quale il prelievo incide in maniera significativa, ed iniqua, sia sui rendimenti delle gestioni che sulle pensioni erogate. Si calcola che il prelievo fiscale arriva al 60% delle prestazioni finali erogate.
D) Quali sono i suoi auspici per le prossime elezioni della Cassa?
R) Mi auguro che venga riconosciuto il lavoro ben fatto da questo Comitato dei Delegati, e che contemporaneamente venga fatto largo ai giovani, alle nuove e consistenti generazioni di avvocati che costituiscono il futuro della categoria e che apporteranno sicuramente nuova energia.
Spero anche che venga fatta una scelta all’insegna della stabilità per proseguire il cammino fin qui effettuato.

 
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