Al vertice della previdenza
forense si
è distinto in questi
anni per l’ampia attività
a favore dei colleghi
l’avvocato Filippo Bove.
Al vertice della previdenza
forense si
è distinto in questi
anni per l’ampia attività
a favore dei colleghi
l’avvocato Filippo Bove.
D) Quali sono le sue
esperienze nella Cassa
Forense?
R) Attualmente sono Vice
Presidente Vicario della
Cassa Forense e, in
precedenza, ho ricoperto
diversi incarichi in ambito
istituzionale e associativo
dell’Avvocatura, sia
a livello nazionale che
territoriale. Ho partecipato
attivamente alla progettazione
e realizzazione
dei nuovi assetti operativi-
gestionali connessi alla
trasformazione della
Cassa Forense da Ente
Pubblico a Fondazione di
Diritto Privato (avviata
dal Legislatore nel 1994).
D) Sulla base di quali linee
ha impostato la sua
attività nella Cassa?
R) Da sempre, tra i progetti
condivisi e sostenuti,
ho favorito quelli rivolti
al miglioramento
della vita sociale, culturale
e professionale degli
Avvocati. In particolare,
nell’ambito della politica
della Cassa Forense tesa
alla valorizzazione dei
propri Iscritti, la “Carta
Servizi” ha rappresentato
il raggiungimento di un
significativo traguardo,
consentendo agli Avvocati
di fruire di servizi a
condizioni uniche riservate:
dall’Assistenza Sanitaria
alla Assicurazione
RC Professionale, dall’accesso
privilegiato ai
mutui ipotecari alle partnership
con società commerciali
di primaria importanza,
con tariffe agevolate
per l’assistenza in
viaggi di lavoro e nel
tempo libero (gestori telefonici,
compagnie aeree,
ecc.). Inoltre, mi sono
attivato presso l’Assessorato
per le Politiche
della Famiglia e Servizi
Sociali della Regione Lazio,
per avviare l’iter burocratico
al fine di dare
corso al “progetto di realizzazione”
di un nido
aziendale presso la Sede
della Cassa, rivolto non
solo ai figli dei dipendenti
ma anche ai figli delle
Colleghe, per le quali,
stante la vicinanza della
Sede con gli Uffici Giudiziari,
sarebbe di indubbia
utilità.
Nel processo di crescita
culturale dell’Avvocato,
ho sempre attribuito alla
formazione professionale
un carattere centrale. Per
questo motivo – ricercando
il sostegno di prestigiosi
sponsor – ho incentivato
la messa a disposizione
di tutti quei validi
supporti
organizzativi/tecnologici
che la Cassa Forense annovera
tra le sue risorse,
per coordinare svariati cicli
di Seminari (in materia
di “Diritto dell’Economia”,
“Nuovo Diritto
Societario”, “Diritto di
Famiglia” e “Giudizio di
Cassazione”) – svoltisi
presso l’Auditorium della
Sede -, in collaborazione
e d’intesa con la Fondazione
dell’Avvocatura
Italiana, la Suprema Corte
di Cassazione, l’Istituto
di Diritto Privato della
Facoltà di Giurisprudenza
e il Dipartimento di
Teoria delle Stato della
Facoltà di Scienze Politi
che
dell’Università degli
Studi di Roma “La Sapienza”.
D) Quali sono le sue
prospettive in merito alle
prossime elezioni della
Cassa?
R) Ho scelto di ricandidarmi
per il completamento
e l’ulteriore implementazione
di questi importanti
progetti, optando
per la presentazione di
una lista “ben disegnata”
che contempla la presenza
dell’Avvocato Felice
Fazio, noto per capacità,
serietà ed impegno professionale,
con il quale,
da sempre, ho condiviso
l’impegno pragmatico di
massima diffusione della
politica previdenziale.
Ora, è necessario seguitare
nell’opera intrapresa
per non vanificare i risultati
positivi fin qui ottenuti,
e, nel prosieguo,
realizzare quella “staffetta”
con il Collega, al quale
sarò ben lieto di “consegnare
il testimone”, onde
poter ancora offrire un
contributo personale alla
Cassa Forense, con carattere
di continuità e dedizione
seria e fattiva.
Questa impostazione di
forte consolidamento del
rapporto Cassa
Forense/Iscritti, deve svilupparsi
non solo per
quel che concerne gli
aspetti previdenziali e
assistenziali (che sono e
restano fondamentali),
ma anche attraverso l’erogazione
di servizi diversificati
inerenti alla
vita professionale e sociale
dell’Avvocato.