L’Associazione
Italiana Giovani Avvocati ha
manifestato parziale
soddisfazione per l’iter legislativo
del Disegno di
Legge 4246 integrato e
modificato con gli emendamenti
di maggioranza
(dell’onorevole Pecorella
e di altri parlamentari.
L’Associazione
Italiana Giovani Avvocati ha
manifestato parziale
soddisfazione per l’iter legislativo
del Disegno di
Legge 4246 integrato e
modificato con gli emendamenti
di maggioranza
(dell’onorevole Pecorella
e di altri parlamentari).
Nonostante ciò, «restano
tuttavia una serie di punti
del testo normativo, oggi
all'esame del Senato, che
andrebbero approfonditi».
Sono infatti vari i punti
sui quali l’AIGA è tornata:
«l'articolo 7, che applicherebbe
l'istituto dell'analogia,
in malam partem,
in tutti i casi di violazione
di imposte e tasse, e la totale
mancanza di indicazione
dei termini massimi
di custodia cautelare. E
l'articolo 8, che consente
la "consegna", "indipendentemente
dalla doppia
incriminazione", in una
serie di ipotesi espressamente
elencate.
In conclusione, pur costituendo
l'attuale testo del
DDL un notevole passo
avanti verso un corretto ed
equilibrato contemperamento
tra l'esigenza di
realizzazione di un effettivo
spazio giuridico europeo,
attraverso l'efficacia
e il reciproco riconoscimento
delle decisioni giudiziarie
dei Paesi membri
dell'Unione Europea in
materia di libertà personale,
e la fondamentale esigenza
di salvaguardare i
diritti e le libertà fondamentali
dell'uomo, consacrate
sia in vari atti internazionali,
sia nella nostra
Carta Costituzionale, non
c'è dubbio che la delicatezza
delle questioni richiede
una rilettura attenta
e meditata del DDL e ulteriori
interventi migliorativi».