Il “Progetto di Informatica
di Ateneo” dell’Università
degli Studi di
Trento, diretto e coordinato
dal professor Fausto
Giunchiglia, rappresenta
una delle tappe più significative
della complessa
opera di rinnovamento che
la stessa istituzione ha
compiuto in questi ultimi
anni.
Il “Progetto di Informatica
di Ateneo” dell’Università
degli Studi di
Trento, diretto e coordinato
dal professor Fausto
Giunchiglia, rappresenta
una delle tappe più significative
della complessa
opera di rinnovamento che
la stessa istituzione ha
compiuto in questi ultimi
anni. L’elemento di novità,
degno di particolare interesse,
riguarda l’evoluzione,
attraverso un utilizzo
innovativo ed efficiente
delle nuove tecnologie
informatiche, delle dinamiche
relazionali nel duplice
ambito della comunicazione/
interazione tra le numerose
strutture amministrative
e didattiche che compongono
l’università e tra
queste ultime e i suoi studenti.
Quello che è stato
realizzato, seppure a livello
embrionale, si trova in
perfetta sintonia con il processo
di innovazione strutturale
e culturale della
Pubblica Amministrazione
iniziato simbolicamente
con la legge 241 del 1990
e di cui il testo unico sulla
documentazione amministrativa
(DPR 445 del
2000) e la legge 150 del
2000 ne rappresentano il
frutto più maturo. Quello
che si avverte, sfogliando
le pagine del sito
www.unitn.it, è un’esigenza,
quasi catartica, di rileggere
il diritto amministrativo
e le stesse strutture burocratiche
delle istituzioni
in modo da eliminare quelle
“incrostazioni” autoritarie,
evocanti “castelli” di
kafkiana memoria, che nel
tempo hanno prodotto delle
deformazioni culturali e
giuridiche per le quali l’università,
assieme alle altre
amministrazioni pubbliche,
era considerata portatrice
di interessi propri, diversi
ed autonomi rispetto agli
interessi ed ai bisogni degli
studenti e dei docenti che
ne rappresentano l’essenza
primaria. In particolare il
progetto di Innovazione
Giuridica, curato dall’avvocato
Maria Cristina Osele,
in qualità di responsabile,
e dal dottor Roberto
Flor, è diretto alla creazione
ed allo sviluppo di un
sistema giuridico integrato
di Ateneo ed alla progettazione
di un’area di innovazione
giuridica che si coordina
con le innovazioni organizzative
e gestionali e
con l’attuazione dell’e-government.
Tra i diversi
compiti assunti dai curatori
del progetto vi è quello di
curare l’implementazione e
la gestione della pagina
web “Norme e Regolamenti”,
nella quale sono riportati
lo Statuto ed i regolamenti
d’Ateneo, i collegamenti
con fonti normative
vigenti in ambito universitario
e, più in generale,
della Pubblica Amministrazione.
Uno degli obiettivi
primari è, quindi, quello di
dare impulso alle politiche
di semplificazione amministrativa
non solo attraverso
la promozione o il contributo
nella redazione di particolari
disegni normativi
ma anche e soprattutto attraverso
la realizzazione di
strumenti operativi più dinamici
e consoni al veloce
evolversi del tessuto sociale
e normativo che costituisce
oggi il complesso palcoscenico
in cui quotidianamente
si trova ad operare l’istituzione
universitaria. A queste
attività si aggiungono quelle
relative alla stesura-revisione
di contratti, convenzioni,
protocolli, accordi
quadro e quelle dirette all’approfondimento
di “tematiche
di frontiera”. Si
tratta, come si può facilmente
evincere da questa
breve presentazione di uno
strumento innovativo che
dovrebbe essere presente
non solo in ogni università
ma anche e soprattutto in
ciascuna amministrazione
pubblica. Con l’attuazione
pratica del Progetto di
Informatica di Ateneo, ed in
particolare del progetto di
Innovazione Giuridica, l’Università
degli studi di
Trento compie così prima di
altre, forse più note e blasonate
università, quel piccolo
ma decisivo passo in
avanti verso una piena e
soddisfacente attuazione dei
principi di trasparenza, imparzialità
e legalità, costituzionalmente
garantiti, che
dovrebbero informare ogni
momento dell’attività amministrativa.
In conclusione,
la scelta logica e comunicativa
di base ha permesso
all’Università di Trento
di rompere gli argini dell’austerità
delle classiche
strutture universitarie e di
immergersi nel www amalgamandosi
con le altre
realtà fornitrici di servizi.
La politica di fondo che traspare
in ogni settore ed in
ogni iniziativa è la cultura
del servizio, purtroppo
spesso dimenticata non solo
nelle istituzioni universitarie
ma anche e soprattutto
in tutti i settori della Pubblica
Amministrazione.
Di Leo Stilo