Un vento di idee e critiche
Date: Thursday, December 30 @ 15:30:31 CET
Topic: Articolo


Si è svolto a Roma, nei giorni 18 e 19 giugno 2004, un importante convegno in materia di diritto penale e processo nell’esperienza delle nuove tecnologie.



Si è svolto a Roma, nei giorni 18 e 19 giugno 2004, un importante convegno in materia di diritto penale e processo nell’esperienza delle nuove tecnologie. Le due giornate di studio sono state organizzate da alcuni avvocati del foro di Roma (Ottorino Agati, Stefano Aterno, Giuseppe Campanelli, Emanuele Capanna) e promosse dal sito www.penale.it diretto dall’avvocato Daniele Minotti.
Andando al cuore degli interventi è necessario premettere la considerazione che le tecnologie informatiche hanno profondamente modificato il classico approccio alla ricerca, alla conservazione ed alla produzione della prova. Il Dottor Pietro Saviotti, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Roma, si è soffermato ad analizzare il tema dell’accesso alle banche dati ai fini di giustizia, descrivendo la complessità e le difficoltà, di natura teorica e pratica, che accompagnano gli operatori della giustizia nella ricerca della prova all’interno degli archivi informatici. Sul tema della prova si è soffermato anche il Dottor Gerardo Costabile, della Guardia di Finanza di Milano, il quale ha messo in evidenza il progressivo affermarsi di un approccio sempre più tecnologico con la scena criminis e la nascita di nuove modalità investigative, computer forensics, che richiedono da parte degli operatori delle specifiche conoscenze tecniche ed informatiche. Tuttavia, se da un lato traspare come improrogabile la necessità di acquisire nuove conoscenze per comprendere realtà altrimenti incomprensibili, dall’altro due interventi, della Professoressa Avvocato Giovanna Corrias e del Professor Avvocato Roberto Zannotti, hanno messo in evidenza, attraverso alcuni richiami al diritto penale sostanziale, l’esigenza di procedere all’esame delle nuove fattispecie penali dettate in materia di privacy e criminalità informatica non dimenticando i principi generali del diritto penale e i traguardi raggiunti dalla dottrina in tema di interpretazione delle legge penale. Tra gli argomenti trattati si segnala, inoltre, quello particolarmente delicato affrontato dall’Avvocato Emanuele Cavanna, in tema di Responsabilità penale dei provider in materia di linking. Uno degli interventi più acuti è stato quello dell’avvocato Giovanni Battista Gallus, del Foro di Cagliari, in argomento di tutela penale del diritto d'autore alla luce del Decreto Urbani. Gallus, è riuscito a descrivere in poche battute il quadro della disciplina in materia mettendo in evidenza le incongruenze di una produzione legislativa sempre più convulsa e poco attenta alla realtà che si prefigge di disciplinare.
Sempre in argomento di copyright si deve registrare l’illuminante intervento del Dottor Gennaro Francione, scrittore e Giudice presso il Tribunale Penale di Roma, in cui lo stesso oratore ha descritto gli aspetti più evidenti e drammatici di quella che viene definita la «cyberagonia del diritto d'autore». Il Dottor Giuseppe Corasaniti, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Roma, ha condotto la discussione su un piano di estrema attualità quello del rapporto tra giustizia penale e nuove tecnologie alla luce dell’efficienza del sistema giustizia e della soddisfazione dell’utente in nome del quale la stessa giustizia viene esercitata. Sempre nella prima giornata si segnala l’intervento del Dottor Filippo Paone, Presidente della VII sezione penale del Tribunale di Roma, il quale ha illustrato come le nuove tecnologie, non senza incontrare difficoltà di ordine pratico e culturale, costituiscano ormai una realtà nelle quotidiane dinamiche del processo penale. La seconda giornata è stata caratterizzata dall’intervento della Dottoressa Nadina Foggetti che ha illustrato i problemi interpretativi legati alla ricerca ed alla determinazione, attraverso gli strumenti speculativi classici, della competenza territoriale nei reati informatici. Degno di particolare nota è la relazione dell’avvocato Paolo Galdieri, che si è soffermato ad illustrare le diverse teorie formulate dalla dottrina in tema di accesso abusivo ad un sistema informatico e a commentare alcune posizioni recentemente sostenute in argomento dalla giurisprudenza.
Il convegno si è concluso con alcuni interventi programmati in tema di criminalità organizzata, pedopornografia ed, infine, con un interessante esperimento di simulazione di accesso abusivo ad un sistema informatico a cura dell’avvocato Stefano Aterno.

Di Leo Stilo







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