Si è svolto a Roma, nei
giorni 18 e 19 giugno
2004, un importante
convegno in materia di diritto
penale e processo nell’esperienza
delle nuove
tecnologie.
Si è svolto a Roma, nei
giorni 18 e 19 giugno
2004, un importante
convegno in materia di diritto
penale e processo nell’esperienza
delle nuove
tecnologie. Le due giornate
di studio sono state organizzate
da alcuni avvocati
del foro di Roma (Ottorino
Agati, Stefano Aterno, Giuseppe
Campanelli, Emanuele
Capanna) e promosse dal
sito www.penale.it diretto
dall’avvocato Daniele Minotti.
Andando al cuore degli
interventi è necessario
premettere la considerazione
che le tecnologie informatiche
hanno profondamente
modificato il classico
approccio alla ricerca,
alla conservazione ed alla
produzione della prova. Il
Dottor Pietro Saviotti, Sostituto
Procuratore presso il
Tribunale di Roma, si è soffermato
ad analizzare il tema
dell’accesso alle banche
dati ai fini di giustizia, descrivendo
la complessità e
le difficoltà, di natura teorica
e pratica, che accompagnano
gli operatori della
giustizia nella ricerca della
prova all’interno degli archivi
informatici. Sul tema
della prova si è soffermato
anche il Dottor Gerardo
Costabile, della Guardia di
Finanza di Milano, il quale
ha messo in evidenza il
progressivo affermarsi di
un approccio sempre più
tecnologico con la scena
criminis e la nascita di nuove
modalità investigative,
computer forensics, che richiedono
da parte degli
operatori delle specifiche
conoscenze tecniche ed
informatiche. Tuttavia, se
da un lato traspare come
improrogabile la necessità
di acquisire nuove conoscenze
per comprendere
realtà altrimenti incomprensibili,
dall’altro due interventi,
della Professoressa
Avvocato Giovanna Corrias e del Professor Avvocato
Roberto Zannotti, hanno
messo in evidenza, attraverso
alcuni richiami al diritto
penale sostanziale, l’esigenza
di procedere all’esame
delle nuove fattispecie penali
dettate in materia di
privacy e criminalità informatica
non dimenticando i
principi generali del diritto
penale e i traguardi raggiunti
dalla dottrina in tema
di interpretazione delle legge
penale. Tra gli argomenti
trattati si segnala, inoltre,
quello particolarmente delicato
affrontato dall’Avvocato
Emanuele Cavanna, in
tema di Responsabilità penale
dei provider in materia
di linking. Uno degli interventi
più acuti è stato quello
dell’avvocato Giovanni
Battista Gallus, del Foro di
Cagliari, in argomento di
tutela penale del diritto
d'autore alla luce del Decreto
Urbani. Gallus, è riuscito
a descrivere in poche
battute il quadro della disciplina
in materia mettendo
in evidenza le incongruenze
di una produzione
legislativa sempre più convulsa
e poco attenta alla
realtà che si prefigge di disciplinare.
Sempre in argomento
di copyright si deve
registrare l’illuminante intervento
del Dottor Gennaro Francione, scrittore e
Giudice presso il Tribunale
Penale di Roma, in cui lo
stesso oratore ha descritto
gli aspetti più evidenti e
drammatici di quella che
viene definita la «cyberagonia del diritto d'autore». Il
Dottor Giuseppe Corasaniti,
Sostituto Procuratore presso
il Tribunale di Roma, ha
condotto la discussione su
un piano di estrema attualità
quello del rapporto tra
giustizia penale e nuove
tecnologie alla luce dell’efficienza
del sistema giustizia
e della soddisfazione
dell’utente in nome del
quale la stessa giustizia viene
esercitata. Sempre nella
prima giornata si segnala
l’intervento del Dottor Filippo
Paone, Presidente della
VII sezione penale del
Tribunale di Roma, il quale
ha illustrato come le nuove
tecnologie, non senza incontrare
difficoltà di ordine
pratico e culturale, costituiscano
ormai una realtà nelle
quotidiane dinamiche del processo penale. La seconda
giornata è stata caratterizzata
dall’intervento della
Dottoressa Nadina Foggetti
che ha illustrato i problemi
interpretativi legati alla ricerca
ed alla determinazione,
attraverso gli strumenti
speculativi classici, della
competenza territoriale nei
reati informatici. Degno di
particolare nota è la relazione
dell’avvocato Paolo
Galdieri, che si è soffermato
ad illustrare le diverse
teorie formulate dalla dottrina
in tema di accesso
abusivo ad un sistema
informatico e a commentare
alcune posizioni recentemente
sostenute in argomento
dalla giurisprudenza.
Il convegno si è concluso
con alcuni interventi programmati
in tema di criminalità
organizzata, pedopornografia
ed, infine, con un
interessante esperimento di
simulazione di accesso abusivo
ad un sistema informatico
a cura dell’avvocato
Stefano Aterno.
Di Leo Stilo