L’Autorità per la
protezione dei dati
personali ha richiamato
l’attenzione sulla
proposta governativa di
realizzazione di un modello
di ricetta medica a lettura
ottica e di una banca
dati contenente il codice
fiscale di tutti gli assistiti,
per il controllo della spesa
sanitaria.
L’Autorità per la
protezione dei dati
personali ha richiamato
l’attenzione sulla
proposta governativa di
realizzazione di un modello
di ricetta medica a lettura
ottica e di una banca
dati contenente il codice
fiscale di tutti gli assistiti,
per il controllo della spesa
sanitaria. «Tali finalità, sicuramente
apprezzabili
per l’obiettivo di un più
razionale monitoraggio
della spesa pubblica – ha
affermato il Garante - sono
tuttavia perseguite attraverso
una strumentazione
che violerebbe il diritto
dei cittadini alla protezione
dei dati personali per
quanto riguarda le informazioni
riguardanti la salute
e quindi protette da
particolari garanzie». «Le
banche dati sulla salute
dei cittadini devono contenere
solo dati anonimi».