Dobbiamo
accettare l’ennesima
alzata di testa di Francia
e Germania?
Chi teme le leggi
fatte su misura
cosa dovrebbe dire
delle vicende del Patto
di Stabilità e Crescita?
Si tratta dello strumento
giuridico preteso
tempo fa dalla Germania
e gradito alla Francia per
imporre il modello economico
e finanziario
teutonico ai Paesi (soprattutto
all’Italia) con i
quali essi stavano per intraprendere
la brutta avventura
dell’euro. Per gli
anti-euro sembrava l’ennesimo
errore. In effetti
non ha mai garantito né
stabilità né crescita, anzi
ha affossato entrambi.
Adesso i francotedeschi
si trovano in piena recessione
economica: il
sistema si è rivoltato
contro i suoi stessi creatori.
Gli ex-sostenitori
del Patto hanno quindi
scoperto che va «interpretato
con flessibilità»,
«adattato», etc. Insomma,
deve perdere ogni
efficacia nella misura in
cui essa lede gli interessi
francotedeschi. Perché?
Perché è chiaramente
dannoso ma, soprattutto,
perché Francia e Germania
lo stanno violando, e
la sanzione prevista in
tal caso è una megamulta
di molte migliaia di
miliardi di lire. Bisogna
accettare il mega condono
continentale? No. Se
una legalità internazionale
esiste, allora che
paghino la multa. L’anno
prossimo eventualmente
cambieremo le regole,
ma per tutti. O dobbiamo
accettare l’ennesima
alzata di testa di Francia
e Germania?
di Andrea Trunzo