Emendamento Baccini bloccato in senato
Date: Tuesday, January 02 @ 18:05:30 CET
Topic: Articolo


Il 60% della giurisdizione in Italia è affidato alle magistrature onorarie.



La Commissione Affari Costituzionali del Senato, durante l'esame del decreto legge “Mille proroghe”, ha respinto un emendamento sostenuto dal Ministro della Funzione Pubblica Mario Baccini che impediva la cessazione dal servizio di oltre 3.000 magistrati onorari che dal 2 giugno 2006 non potranno più essere addetti alle funzioni di giudice di tribunale o di pubblico ministero.
L'emendamento è stato presentato perché fosse consentito ai magistrati onorari di tribunale di permanere in servizio fino all'età pensionabile.
Gli attuali giudici di pace, giudici di tribunale onorari e vice procuratori onorari avevano, infatti, all'inizio una durata a termine con un solo rinnovo.
Il Governo decise, poi, per l'emergenza della copertura di concedere la proroga a due anni.
La giurisdizione che ha necessità di essere smaltita ogni giorno non è diminuita e queste figure rappresentano ad oggi l'unica possibilità per mandare avanti la macchina della giustizia senza veri e propri oneri finanziari per lo Stato, sebbene non venga ancora previsto l'inquadramento in un ruolo stabile che non invada l'attività caratteristica dei magistrati professionali.
Secondo i dati riportati dal bollettino dell'Osservatorio sulla Legalità, la celebrazione dell'80% dei processi di competenza del giudice monocratico è possibile grazie alle accuse sostenute dai viceprocuratori (vpo) e ai relativi verdetti espressi dai giudici onorari (got).
La riforma della magistratura onoraria, portata in Commissione Giustizia dal sottosegretario Vitali e sostenuta da esponenti di entrambi schieramenti, avrebbe dovuto prevedere l'istituzione della magistratura di complemento dotata di trattamento previdenziale, copertura sanitaria e maternità, nonché la regolamentazione anche del trattamento economico da corrispondere per l'attività svolta da queste figure che fino ad oggi sono pagate ad udienza con una diaria giornaliera. Infatti solo i giudici di pace sono pagati ad udienza, ma anche per sentenza e provvedimento.
Anche la Federmot (Federazione Magistrati Onorari di Tribunale) si è fatta portavoce di questo emendamento che dovrebbe garantire pari dignità tra magistratura togata e magistratura onoraria.
Nel frattempo i giorni di fine legislatura sono ormai alle porte e presumibilmente sarà il prossimo Governo ad occuparsi di questa annosa questione che coinvolge in prima persona non solo i professionisti del foro, ma anche tutti i cittadini che quotidianamente ricorrono alla giustizia.

Di Maria Serra







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