Le voci sul rinvio delle elezioni forensi.
La notizia è di
quelle che, se
confermata, è destinata
a creare un nugolo
di polemiche. Si tratta
dello stop del Ministero
della Giustizia alle elezioni
dei Consigli dell’Ordine
degli avvocati,
sulle quali pendono i destini
di centinaia di consiglieri
italiani in carica
e di altrettanti che ambiscono
a quella carica
prestigiosa.
Le voci, che oggi creano
il caso, riportano di un
possibile differimento di
un anno delle elezioni
per il rinnovo dei Consigli
dell’Avvocatura. Lo
scopo sarebbe, in particolare,
quello di far approvare
al Parlamento la
riforma della professione
forense, il cui ordinamento
è rimasto sostanzialmente
inalterato dal
1933 (salvo il decreto
luogotenenziale che
abolì il numero chiuso e
la riforma che abrogò la
professione di procuratore
legale).
L’ufficio stampa del ministero
di Giustizia, appositamente
chiamato,
non ha confermato. Ma
di fatto non ha neanche
smentito.
Se le voci fossero confermate
entro il 31 dicembre,
tale differimento
dovrà necessariamente
essere inserito nel cosiddetto
Decreto 1000
proroghe.
Anche l’OUA conferma
l’esistenza delle voci
sebbene il suo presidente,
Michelina Grillo abbia
tenuto a specificare
che “non intende commentare
una voce”. “Per
il momento – ha fatto
sapere l’avv. Grillo – “si
tratta di una notizia che
non esiste e che rimarrà
tale fin quando non la
vedrò scritta e qualcuno
del governo non interverrà
al proposito”.
E sulla falsariga di questo
commento, ce ne sono
stati molti altri da
parte di autorevoli consiglieri
dell’Ordine di
Roma, di Viterbo, di
Velletri di altri Fori del
Lazio che sostanzialmente,
pur prendendo le
distanze, hanno confermato
queste voci.
La sensazione è quella
di un Peter Pan-Avvocato
che non ha alcun interesse
a sbilanciarsi, ma
che viaggia sospeso nel
tempo, aspettando di vedere
l’Isola che non c’è.
E per non uscire di metafora
potremmo immaginare
questa fantomatica
isola come la scena nella
quale si potrebbero dare
battaglia coloro che difendono
a suon di uncini
una barca-transatlantico,
a detta di molti ormai sul
punto di affondare, e coloro
che stanno costruendo
da anni sulla loro pelle
un nuovo progetto politico–
elettorale per l’avvocatura
che potrebbe
svanire di colpo con un
piccolo, seppur fondamentale,
comma che sancisce
un differimento.
Di Maria Serra