Impossibile per un attore
di teatro non affrontare
il personaggio più
tragico e quasi identificativo
di Sofocle.
Impossibile per un attore
di teatro non affrontare
il personaggio più
tragico e quasi identificativo
di Sofocle.
Edipo è l’uomo che cerca
la spiegazione alla terribile
pestilenza che sta sconvolgendo
Tebe, che invoca insieme
al coro un colpevole
da offrire ai dei per ritrovare
la pace.
La ricerca della causa dell’orrore
diventa tragica discesa
all'interno della pro-pria anima, dove era nascosto
il più inconfessabile delitto:
l’uccisione del padre
e l’incesto con la madre.
La vista umana non può
sopportare tanto, Edipo si
strappa gli occhi per strappare
da sé il dolore, e resta
cieco come il fato che lo ha
travolto.
Guardando gli occhi di chi
ha ucciso un figlio, un marito,
una madre, sembra di
piombare nella stessa inconsolabile
cecità.
Di Spadafora Clotilde