Nel mondo delle imprese
dove oggi
comincia a crescere
la consapevolezza, se si
vuole crescere, di considerare
il Rischio come parte
integrante del business,
nello stesso tempo, avendo
il rischio in casa occorre
contestualizzare: “LA RESPONSABILITA’
SOCIALE”.
Nel mondo delle imprese
dove oggi
comincia a crescere
la consapevolezza, se si
vuole crescere, di considerare
il Rischio come parte
integrante del business,
nello stesso tempo, avendo
il rischio in casa occorre
contestualizzare: “LA RESPONSABILITA’
SOCIALE”.
Parliamo quindi di
"responsabilità sociale",
ovvero di "sviluppo sostenibile",
"integrità aziendale",
o per dirla in inglese
"Corporate Social Responsibility.
Di cosa si tratta?
Proviamo ad usare la definizione
,che a ns parere
rappresenta meglio la
realtà. "Al fine di evidenziare
la propria gestione
responsabile nei confronti
della popolazione e dell'ambiente
in cui operano,
le imprese integrano nei
propri interessi commerciali
e nelle proprie operazioni
gli aspetti sociali ed
ambientali su base volontaria,
ed estendono questa
preoccupazione anche a
tutti coloro che, identificabili
sotto il termine anglosassone
di
"stakeholder"(azionisti),
portano interessi all'impresa
stessa, cioè influenzano
il suo comportamento o sono
influenzati da esso."
Le imprese compiono pertanto
un investimento sul
capitale umano ed ambientale,
che coinvolge anche
le condizioni di salute e di
sicurezza sul lavoro dei lavoratori
ad ogni livello.
E’ il tentativo da parte della
aziende di contribuire
allo sviluppo economico
sostenibile, tramite il coinvolgimento
degli operatori,
delle loro famiglie, della
comunità locale e della società
nella sua accezione
più ampia, con il fine di
migliorare la qualità della
vita.
In quest'ottica la responsabilità
sociale si assocerebbe
alla crescita economica
e all'ecologia per contribuire
allo "sviluppo sostenibile".
Integrando il metodo
del Risk Management
con questo nuovo approccio
le imprese dovrebbero
sviluppare investimenti sostenibili
e decisioni societarie
partendo dalla base
(bottom), perseguendo simultaneamente
tre obiettivi
(triple-line):
• un'equità sociale
• una qualità ambientale
• una prosperità economica.
La Commissione europea,
nel suo Libro Verde, sottolinea
come questo concetto
debba andare ben oltre il
mero rispetto della legislazione
vigente.
L'incoraggiamento allo
sviluppo di questo nuovo
modo di Gestire dovrebbe
portare addirittura ad una
crescita aziendale, in base
agli aspetti positivi che
compensano abbondantemente
l'apparente incremento
dei costi.
Questi aspetti positivi sono
la trasparenza, la miglior
immagine sociale che si ripercuote
anche sulle possibilità
più elevate di ottenere
finanziamenti, il miglioramento
delle condizioni
di lavoro e lo sfruttamento
ottimale delle risorse umane,
che consentono anche
prestazioni migliori o minor
assenteismo, solo per
fare un esempio.
Facendo leva su queste voci
è possibile,(anche secondo
la Comunità Europea),
avvicinare le imprese
con convinzione alla responsabilità
sociale nell’interesse
finale del singolo
cittadino.
Di Giuseppe Brancati
Studio di ingegneria gestionale – partner IN.TE.SI.