Cassa Forense: i risultati delle elezioni

Sono stati proclamati gli eletti usciti vincitori dalle elezioni svoltesi dal due al sette febbraio u.s. per il rinnovo del Comitato dei Delegati della Cassa Nazionale Forense, per quel che riguarda il collegio elettorale del Lazio. Il Comitato dei Delegati, come noto, è formato da un numero di 80 componenti, eletti, secondo quanto previsto dall’apposito regolamento, dagli avvocati iscritti alla Cassa, e dura in carica quattro anni.
Si è votato con il sistema delle liste bloccate, ossia senza esprimere preferenze e con l’ordine di elezione determinato, all’interno della lista, in base all’ordine di presentazione dei candidati, sul modello delle elezioni politiche.
Il dato di maggior rilievo, considerata l’importanza di queste consultazioni, è stato l’astensionismo che si è verificato tra i colleghi dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Appena 4.327 votanti su oltre 15.000 aventi diritto al voto, in quanto iscritti alla Cassa. Diversamente da quanto accaduto presso gli altri Ordini laziali, dove su 4.200 votanti hanno esercitato il diritto di voto 2.884 votanti, con una percentuale quindi superiore al sessanta per cento. Questo dato, che non è del tutto nuovo, visto l’andamento dell’affluenza alle urne riscontratasi nelle precedenti elezioni, ha influito nella ripartizione dei seggi, al punto da assicurare alla lista numero cinque, Unione Distrettuale del Lazio, che riuniva i candidati degli otto distretti laziali, sei delegati.
Mentre le altre otto liste, espressione dell’Ordine degli Avvocati di Roma, hanno ottenuto solo cinque delegati. Escono dunque vittoriosi dalle urne, sulle nove liste presentatesi: sei delegati della lista n° 5 (G. Nevi, R. Marchetti, G. De Cesaris, F. Rossi, F. Visocchi, R. Di Francesco); due delegati della lista n° 4 (M. Vaglio; P. Nesta); un delegato ciascuno per le liste n° 3 (A. Conte); n°6 (D. Condello), n° 7 (F. Bucci). Fra le otto liste presentatesi in rappresentanza dell’Ordine romano, ha ottenuto il miglior risultato la lista numero quattro “ Agire e Informare” , con capolista il Consigliere dell’Ordine Avv. Mauro Vaglio che ha conseguito 1.105 voti e due delegati.
Probabilmente possono avere influito sugli esiti appena visti, da un lato una eccessiva frammentazione nella proposta elettorale, considerando il rapporto di otto a uno delle liste presenti tra romane e laziali, e, dall’altro, va sottolineata una certa disaffezione per le tematiche legate alla previdenza forense.
Sebbene a nessuno sfugga l’importanza dei progetti di riforma in cantiere e le conseguenze in termini economici delle scelte che verranno prese circa il regime pensionistico del futuro, la consultazione elettorale meritava forse una maggiore attenzione. Va considerato, infatti, che il nuovo Comitato eletto dovrà affrontare problematiche di rilevante importanza come il tema della riforma della previdenza forense, il cui testo definitivo è stato licenziato il 17 settembre u.s. dal vecchio Comitato dei Delegati.
Sicuramente la modifica più significativa risulta essere quella inerente l’età pensionabile che passerà dagli attuali 65 anni a 70, prevedendo però due deroghe all’innalzamento della pensione a 70 anni.
Inoltre, è stata accolta favorevolmente l’introduzione della pensione modulare, una sorta di pensione propria su base volontaristica nella quale si può far confluire importi variabili di anno in anno, in modo tale che la pensione di vecchiaia sarà costituita dalla somma di due quote che confluiscono in un trattamento unitario.
Questi sono solo alcuni dei passaggi principali della riforma su cui i neo-eletti i si dovranno confrontare….