La cultura della legalità nel Lazio
Quando tutti i settori produttivi sono in crisi, uno e uno solo resiste sempre e anzi si fa ancor più pericoloso: è quello della mafia, come ci ha ricordato pochi giorni
fa anche il nostro Presidente della Repubblica. Essa è infatti più accattivante in periodi di crisi come questo, quando la gente pensa: “Restituirò tutto quando questo inferno sarà finito”. E se poi la crisi non finisse o la nostra azienda fallisse? Quei creditori sono molto più che “privilegiati”! Ma la mafia attecchisce proprio così: una prima debolezza
alla quale si cede per quieto vivere e poi è tutta
discesa. Ed è proprio per evitare che la situazione
degeneri irrimediabilmente che il Sen. del PD Giuseppe Lumia, già presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e da sempre impegnato nella lotta alla malavita organizzata, tanto da vivere sotto scorta, ha incontrato i concittadini di Ostia. Dopo un breve introduzione sull’argomento,
Lumia ha illustrato come questo male sia ramificato tanto nel municipio di Ostia quanto in quelli dietro ai nostri Tribunali, come ad esempio
nel XX Municipio Roma Nord, o tra Anzio, Nettuno
e Aprilia, dove forse abbiamo casa al mare. Così
la mafia è un Idra a quattro teste, che sono i settori
di traffico che si insediano progressivamente con maggior evidenza, usura, droga, racket/appalti e infine politica, ognuno dei quali, una volta cresciuto a sufficienza, difende bene gli altri, di modo che una volta ben impiantata l’organizzazione diventa praticamente inestirpabile. Di qui la necessità di combatterla fin dal suo germogliare, ed è per questo che Lumia ha invitato la popolazione a
farsi promotrice della cultura della legalità e della ribellione dal sistema; perchè la mafia è anzitutto lo
stato mentale di soggetti abituati a subire gli abusi
altrui.
Massimo Reboa