Fondi bloccati per le difese d'ufficio e il gratuito patrocinio
Date: Friday, July 31 @ 17:20:45 CEST
Topic: Articolo


"Bambole non c'è una lira"

Forse non tutti sanno – e taluni fingono di dimenticare - che «l’attività del difensore d’ufficio è in ogni caso retribuita» come recita l’art. 31 disp. att. C.p.p. La normativa in materia (il D.P.R. 30 maggio 2002 n. 115 in materia di spese di giustizia) stabilisce che, qualora il difensore d’ufficio abbia esperito inutilmente le procedure per il recupero del proprio credito, l’onorario e le spese vengano liquidate dal Giudice, fatto salvo il diritto dello Stato di ripetere le somme anticipate. Nella stessa sede normativa si tratta anche del nobile istituto del patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti nel processo penale (e non solo penale), dove le parcelle e le spese del difensore sono direttamente a carico dell’Erario. Vi è da aggiungere che si osservano le tariffe professionali in modo che onorari, diritti e indennità non siano superiori ai valori medi delle stesse tariffe. Il “gratuito patrocinio” è stato inserito nel nostro ordinamento fin dal 1923 con un Regio Decreto, e aveva allora carattere onorifico, gratuito ed obbligatorio per la classe forense. Oggi ha dignità costituzionale, per diventare - fino a non troppo tempo fa - una delle maggiori fonti di sostentamento per molti avvocati, più o meno giovani. Ma recentemente la gratuità è tornata a essere di fatto carattere distintivo di entrambi gli istituti, rendendoli ormai più forme di volontariato sociale che prestazioni professionali vere e proprie. Infatti, nonostante il fatto che il compenso d’ufficio sia soggetto all’I.V.A. (come ha precisato l’Agenzia delle Entrate nel giugno dell’anno scorso) ormai il Ministero della Giustizia è in ritardo di anni sulla liquidazione delle parcelle per i difensori d’ufficio e per i difensori i cui assistiti hanno ottenuto l’ammissione al c.d. “gratuito patrocinio”. La protesta è viva, condivisa e sentita e percorre tutto lo Stivale forense. Il 29 maggio scorso scende in campo anche l’Unione delle Camere Penali, denunciando il sostanziale blocco del pagamento degli onorari delle due sfortunate categorie di legali. Fioccano persino interrogazioni parlamentari. Il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, rispondendone a una l’11 giugno scorso in Commissione Giustizia alla Camera, parla di un equilibrio «non sempre… del tutto soddisfacente » fra «aspirazioni ideali e limitazioni concrete». Per il 2008 le cifre (inerenti al famigerato capitolo 1360 degli stanziamenti in materia di Giustizia) indicano un debito complessivo di 260 milioni di euro (di cui ben 230 per “oneri indifferibili” ovvero riferibili a spese già liquidate con provvedimenti dell’Autorità giudiziaria), mentre per l’anno corrente a fronte di una spesa prevista di 650 milioni ce ne sarebbero in cassa 474… Insomma… “bambole, non c’è una lira” come recitava il titolo di un famoso varietà degli anni ‘70 della RAI… L’imbarazzato Sottosegretario ha però sottolineato che tale carenza di fondi caratterizza tutte le spese riconducibili alla giustizia, ivi comprese quelle per le consulenze, le perizie, traduzioni ed intercettazioni. Non si possono non mettere questi dati incresciosi in relazione con il l’evidente e parallelo scadimento della difesa d’ufficio, spesso stigmatizzato dagli stessi magistrati.
Sovente gli avvocati d’ufficio non si presentano né ai turni riferiti all’art. 97 IV comma C.p.p., né in aula pure se nominati ai sensi del I comma dello stesso articolo. Non basta.
Molti colleghi iscritti nell’elenco degli ammessi al gratuito patrocinio - ormai alquanto demotivati- non incoraggiano i potenziali clienti ad avvalersene, pur avendone loro i requisiti. Quindi i “poveri” (in senso fiscale) malcapitati rimangono nelle mani del difensore d’ufficio, se non del difensore d’aula presente il giorno della loro udienza, se non – ancora - del volenteroso avvocato che passa per caso nell’aula e non sa proprio dire di no al Giudice implorante…
Come attenuante diciamo pure che la categoria in questione è ormai considerata la più “sfigata”: un gradino sotto quelli che hanno clienti ammessi al gratuito patrocinio e vicina, nel sentire sociale, vicino ai petula n t i venditori ambulanti di calzini, mutande ed accendini…
Forse è inutile svolgere in questa sede ulteriori ed alte ed ulteriori considerazioni sul diritto alla difesa calpestato, sulla Giustizia negata, e sull’ennesima lesione al prestigio dell’ordine forense (già ai minimi storici). Tuttavia non può sottacersi la spiacevole circostanza per cui il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma pare più occupato a combattere per rimanere nella propria sede storica nel Palazzaccio, invece di prestare più attenzione a questi problemi, forse più sentiti dalla comunità forense capitolina.

Rodolfo Capozzi
Avvocato del Foro di Roma





This article comes from


The URL for this story is:
/modules.php?name=News&file=article&sid=599
- Access Denied

Benvenuti in

Menù
· All Categories
· Ambiente
· Amministrazione
· Arte
· Assicurazioni
· Attualità
· Avvocatura
· Banche
· Carceri
· Certificazioni
· Consumatori
· Corruzione
· Costume
· Criminalità
· Cultura
· Dati personali
· Diritti
· Diritti d'autore
· Diritto
· Editoriali
· Etica
· Fallimenti
· Famiglia
· Formazione
· Giurisprudenza
· Giustizia
· Internazionale
· Internet
· Interviste
· Investigazioni
· Lavoro
· Lazio
· Locazioni
· Magistratura
· Medicina legale
· nulla
· Previdenza
· Psicologia
· Riforme
· Roma
· Sanità
· Società
· Teatro
· Tecnologia
· Trasparenza
· Uffici giudiziari
· Unione Europea
· Università


Languages
Select Interface Language:



Modules
· Home
· Archivio Articoli
· Argomenti
· AvantGo
· Collegamenti
· Contatti
· Content
· Downloads
· Invia notizie
· Pagina
· Primi 10
· Sezioni
· Trenitalia


Chi è in linea
There are currently, 24 guest(s) and 0 member(s) that are online.

You are Anonymous user. You can register for free by clicking here


  
: Access Denied

You are trying to access a restricted area.

We are Sorry but this section of our site is for Subscribed Users Only.

[ Go Back ]
Web site engine's code is Copyright © 2002 by PHP-Nuke. All Rights Reserved. PHP-Nuke is Free Software released under the GNU/GPL license.
Page Generation: 0.100 Seconds