La parola al magistrato Francione sul pacchetto sicurezza
Date: Thursday, October 08 @ 18:27:05 CEST
Topic: Articolo


Il reato di clandestinità è incostituzionale

Il 9 agosto scorso è entrato in vigore il ddl sicurezza suscitando polemiche anche all´interno della stessa maggioranza. Rischiano l´immediata espulsione con un provvedimento del giudice di pace non solo i clandestini che compiono reati, ma anche i lavoratori - stimati in oltre mezzo milione, la gran parte badanti - privi di permesso di soggiorno. Atal proposito abbiamo chiesto un contributo critico al Dott. Gennaro Francione, Magistrato presso il Tribunale Penale di Roma.
“La norma non ha fondamento, poichè la sua sfera applicativa è destinata a sovrapporsi integralmente a quella dell'espulsione quale misura amministrativa, il che mette in luce l'assoluta irragionevolezza della nuova figura di reato; inoltre, il ruolo di extrema ratio che deve rivestire la sanzione penale impone che essa sia utilizzata solo in mancanza di altri strumenti idonei al raggiungimento dello scopo”.
E non si può neppure considerare fondamento giustificativo del nuovo reato la presunta pericolosità sociale della condizione del migrante irregolare: “la Corte costituzionale (sent. 78 2007) – ricordano i giuristi - ha infatti già escluso che la condizione di mera irregolarità dello straniero sia sintomatica di una pericolosità sociale dello stesso, sicchè la criminalizzazione di tale condizione stabilita dal disegno di legge si rivela anche su questo terreno priva di fondamento giuridico".
Sarebbe come dire che un povero italiano per ciò stesso sia pericoloso perché è probabile ricorra a delitti economici per ovviare alla sua indigenza.
Più aumentano le leggi più aumentano i criminali (Confucio). I detenuti in Italia oggi sono 67 mila contro i 43 mila previsti, e sono in continua crescita.
Con le carceri che scoppiano, invece di ridurre i crimini, se ne "inventano" di nuovi (reato di clandestinità, stalker etc.) In questi giorni la Corte europea diritti dell'uomo ha condannato l'Italia a risarcire un bosniaco per i danni morali causati dal sovraffollasovraffollamento della cella in cui e' stato recluso per mesi troppo pochi 2, 7 mq a persona.

Gennaro Francione
Magistrato del Tribunale penale di Roma





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