Ok, la fortuna è giusta
La partecipazione popolare
alla giustizia
sembra non essere
più solo un'esigenza sentita
nella cara vecchia Italia con
le sue ronde: dal Nuovo
Continente arrivano spunti
di certo originali. E' infatti
la novità della cittadina di
Picayune, 30 mila anime
nello stato del
Mississipi, l'idea
di combinare
show televisivo
e caccia
al ricercato.
Il programma
ricalca evidentemente
la formula della
"Ruota della
fortuna" nostrana,
di cui riprende anche
il nome, e serve a scegliere
chi la popolazione
dovrà segnalare alle pubbliche
autorità. Così la polizia
ogni settimana porta
la ruota in un posto diverso
e da la possibilità ad un cittadino
qualunque di farsi
motore della giustizia semplicemente
girando la ruota
con sopra i volti degli 8
ricercati della settimana.
La situazione ricorda molto
il libro "Fahrenheit 451"
di Ray Barbury, in cui un
mondo di teledipendenti si
mobilita in massa per dar
la caccia ad un "sovversivo"
che scopre il suo amore
per i libri e svela l'odio
per la televisione. Il sovversivo
alla fine riesce a
salvarsi miracolosamente
gettandosi nel fiume; a Picayune
invece la polizia ha
arrestato Dewayne, primo
incarcerato scelto dalla
sorte, ed è bastato andarlo
a trovare alla sua ultima
residenza conosciuta. La
gente così si sente responsabilizzata
e parte integrante
del “sistema-sicurezza”,
un fortunato produttore
televisivo fa soldi
con un bel format originale
e la polizia sa già dove
andare a prendere il suo ricercato:
Non ci sarebbe infatti
da sorprendersi se l'avessero
trovato a guardare
la televisione per controllare
se fosse uscito sulla
ruota. Del resto, è tutta
questione di fortuna.
Massimo Reboa