La situazione che ha portato a due mozioni miranti a migliorare la situazione delle carceri nella
regione Lazio, una sottoscritta da tutti gli esponenti del centrosinistra e da Salvatore Bonadonna
(PRC), l’altra firmata da Francesco Giro (Forza Italia) e da altri esponenti del centrodestra,
sembra si stia risolvendo attraverso l’unificazione degli atti, peraltro in parte coincidenti.
La situazione che ha portato a due mozioni miranti a migliorare la situazione delle carceri nella
regione Lazio, una sottoscritta da tutti gli esponenti del centrosinistra e da Salvatore Bonadonna
(PRC), l’altra firmata da Francesco Giro (Forza Italia) e da altri esponenti del centrodestra,
sembra si stia risolvendo attraverso l’unificazione degli atti, peraltro in parte coincidenti.
Angiolo Marroni, Garante dei Detenuti, ha spiegato però che nell’esercizio delle funzioni di
Garante ha meno diritto di accesso nelle carceri di quanto ne abbia come consigliere regionale,
una questione «paradossale» che compete al Ministero di Giustizia.
I dati dei detenuti nel territorio laziale sono notevoli: ben 5.756 i reclusi su un totale nazionale
di 56.532, con una percentuale di poco più del 10 per cento rispetto al dato nazionale; di questi
5.343 sono uomini e 413 donne, sia condannati che in attesa di giudizio, distribuiti in massima
parte nelle strutture romane di Regina Coeli e di Rebibbia, quindi Cassino, Civitavecchia,
Frosinone, Latina, Paliano, Rieti, Velletri e Viterbo.