L'emergenza rifiuti nel Lazio
Le indagini della Procura
della Repubblica
presso il Tribunale di
Roma sulle più gravi violazioni
mai paventate sulla
gestione della discarica di
Malagrotta, trovano il prossimo
appuntamento per il
mese di Febbraio 2010. Per
quella data vengono citati,
in qualità di persone offese
da reato, oltre al Comitato
Malagrotta e Verdi Ambiente
e Società, anche il Ministro
dell’Ambiente, la Regione
Lazio, la Provincia di
Roma, il Comune di Roma.
Il fatto che Ministero, Regione,
Provincia e Comune
siano stati citati come persone
offese da reato lascia
aperto l’interrogativo di chi
sia il soggetto competente in
materia di rifiuti. Il ruolo
degli Enti pubblici diviene
di preminente rilievo nell’assetto
normativo delineato
dal legislatore del 2006
con il Testo Unico dell’Ambiente,
il quale, diversamente
dal previgente regime
normativo, ha voluto precisare
che “per conseguire le
finalità e gli obiettivi della
parte quarta del presente decreto,
lo Stato, le Regioni, le
Province autonome e gli Enti
locali (Comuni) esercitano
i poteri e le funzioni di rispettiva
competenza in materia
di gestione dei rifiuti in
conformità alle disposizioni
di cui alla parta quarta del
presente decreto, adottando
ogni opportuna azione ed
avvalendosi, ove opportuno,
mediante accordi, contratti
di programma o protocolli
d’intesa anche sperimentali,
di soggetti pubblici o privati.”
(art. 178, c. 4). Lo Stato
esercita funzioni di indirizzo,
mentre gli Enti territoriali,
in base all’art. 117 della
Costituzione sono deputati
ad assolvere tutti i compiti
inerenti alla materia dei rifiuti.
Competenti in materia
di rifiuti, per l’art. 117 della
Costituzione repubblicana,
in via prioritaria sono le Regioni
che, sovente di concerto
con i Comuni, hanno
in mano la gestione della delicata
materia. Ci si chiede
come mai - e non facciamo
altro che riportare questa
notizia già uscita sui giornali
nazionali e locali – il sottosegretario
alla Protezione
Civile Bertolaso, sia intervenuto
a numerose riunioni
presso il Comune di Roma,
aventi per oggetto la gestione
dei rifiuti nel Lazio. Appare
pericoloso che il Governo
crei un precedente di
palese violazione della Costituzione
repubblicana per
avocare a sé una potere che
non gli compete. Per il terremoto,
il Governo non ha
avuto altra possibilità che
delegare le sue competenze
al Responsabile della Protezione
Civile Bertolaso. Ma
il terremoto è uno stato di
emergenza. Nel territorio
della Regione Lazio per
quanto riguarda i rifiuti, delle
due l’una: o c’è lo stato di
emergenza rifiuti o non c’è
lo stato di emergenza rifiuti.
Nello scorso anno veniva
dichiarato “formalmente”
cessato dal Governo Prodi
lo stato di emergenza rifiuti
nel Lazio, in vista della entrata
in funzione del gassificatore
di Malagrotta, circostanza
che ha consentito all’ex
Presidente Marrazzo di
dimettersi dall’incarico di
“Commissario straordinario
per i rifiuti”.
Dunque in base a questa
normativa sembrerebbe che
lo stato di emergenza rifiuti
nel Lazio non ci sia. Pertanto
ci si chiede che centra
Bertolaso, cioè il Governo?
Possibile che la Regione di
concerto con il Comune,
Enti territoriali deputati per
Costituzione repubblicana
alla competenza sui rifiuti,
non siano capaci di risolvere
una questione che è storicamente
compromessa da quaranta
anni? Lo stato di emergenza
rifiuti nel Lazio di fatto
è una realtà. Il problema è
perché non abbiano provveduto
in questi quaranta anni
gli Enti deputati, non abbiano
fatto nulla, anzi abbiano
avallato le problematiche
preesistenti e d’improvviso
non si trovi altra soluzione
che mettersi d’accordo col
Governo e quindi con Bertolaso
per risolvere il problema
dei rifiuti nel Lazio.
Dunque dicevamo delle due
l’una: Malagrotta come il
terremoto dell’Aquila e
dunque c’è bisogno dell’intervento
del Governo che
prenda il posto degli Enti
territoriali competenti.
Oppure la situazione rifiuti
nel Lazio non è in stato di
emergenza e dunque ci si
chiede che centra Bertolaso.
Il problema che il Governo
avochi a sé poteri che per
Costituzione repubblicana
non gli competono, come la
gestione ordinaria dei rifiuti,
rischia di creare una grave
deriva dall’attribuzione costituzionale
delle competenze
agli Enti territoriali locali.
E dunque un grave precedente
di violazione ad libitum
di una norma costituzionale.
Noi teniamo molto
al rispetto della Democrazia
e della Costituzione repubblicana
e al rispetto delle
Regole e vorremmo semplicemente
che nel rispetto
della Costituzione repubblicana
ognuno faccia il suo
Dovere.
Francesca Romana Fragale
*AVVOCATO PENALISTA,
PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE
“FUTURO SOSTENIBILE”, MEMBRO
DELLA CAMERA PENALE DI ROMA