L'avvocato l(a)ow cost
E’ in atto una rivoluzione nel nostro Paese.
Rivoluzione che segnerà l’avvento di una nuova era: quella dell’avvocato low cost.
Si sta diffondendo, infatti, negli ultimi tempi un nuovo modo di “interpretare” la professione forense: non più pregiatissimi avvocati che esercitano la loro attività in rifiniti appartamenti, siti in zone signorili dell’urbe; ma colleghi che allesticono i loro studi in locali commerciali, fronte strada, diffusi capillarmente in tutte le aree della città con tanto di vetrine ed insegne, i quali promettono tariffe economiche per le loro prestazioni, giustificate dai minori costi che la professione esercitata in questo modo comporterebbe.
L’idea, in realtà, non è nuova. E’ accaduta la stessa cosa una trentina di anni fa con gli agenti immobiliari. Fino ad allora, i loro studi avevano sede in appartamenti. Furono i fondatori di quello che sarebbe divenuto poi il maggior franchising immobiliare in Italia, ad avere l’idea di portare le agenzie su strada. Da allora questa è stata la regola, mentre lo studio in appartamento è oggi l’eccezione.
La novità, in campo forense, ha già fatto storcere il naso ai puristi del decoro e del prestigio della nostra categoria.
C’era da aspettarselo. Tuttavia, poiché il fenomeno esiste ed è in espansione, sembra più utile valutarne la portata che gridare allo scandalo.
L’analisi dovrebbe partire dalla qualità del lavoro offerto: se quello degli avvocati con studio su strada è pari a quello dei colleghi con sedi più tradizionali, nulla quaestio.
Interessante sarebbe invece capire se il fatto di offrire prestazioni a costi meno elevati, possa portare ad una proliferazione di cause se non inutili, quantomeno evitabili e se il nostro sistema giudiziario, già al collasso, sarà in grado di far fronte ad un ulteriore aumento del contenzioso.
Altro fenomeno del tutto contingente di cui prender nota è il seguente. Alle recenti sfilate di “Pitti Uomo”, gli stilisti italiani hanno decretato la fine del look del professionista anni ’80–’90, tutto giacca e cravatta. D’ora in poi manager, avvocati, imprenditori e uomini d’affari dovranno avere un’immagine il più possibile giovanile. E allora via agli uomini di mezza età, vestiti come i modelli di “Pitti Bimbo”.
Ebbene, se i due fenomeni, quello dell’avvocato low cost e quello del professionista con il look da bambino, presi separatamente potrebbero anche non destare preoccupazione, è la combinazione dei due elementi che potrebbe risultare una miscela esplosiva.
Immaginate la scena: avvocato low cost con studio su strada si presenta in udienza, vestito da fratello attempato di Jovanotti e, incontrandosi con colleghi e magistrati, anziché interloquire con loro con formule del tipo “Pregiatissimo Avvocato”, “Gentile Collega”, “Consigliere Illustrissimo”, a suon di pacche sulla spalla, si rivolga loro al grido di: “Bella Fratè’!”.
Raffaella De Angelis
Avvocato del Foro di Roma