Ricominciare dalla solidarietà
Date: Tuesday, March 02 @ 17:07:49 CET
Topic: Articolo


Una Da Trieste un ponte di speranza per i detenuti africani

Il viaggio A/R per l’Africa è più breve da qualche tempo, più breve se si è nella casa circondariale di Trieste. Il sistema penitenziario ha messo le ali? Forse si, le ali della solidarietà, di quella solidarietà che è globale e non ha quindi né colore della pelle né frontiere o paese. Ed è così che i detenuti di Trieste potranno intervenire in favore dei detenuti africani. La sfida per rispetto dei diritti umani a livello mondiale, che sembra la grande battaglia che questo secolo dovrà combattere, trova qui forza e vigore: migliorare le condizioni di vita dei carcerati africani è un piccolo passo, ma indubbiamente un ottimo inizio perché va a scavare dove le situazioni di violazione dei diritti umani e della illegalità sono tanto macroscopiche quanto dimenticate. E allora chi meglio dei detenuti può pensare alla situazione dei detenuti, seppur molto lontani?
La casa circondariale di Trieste ha accolto con favore questa occasione di apertura della sua realtà all’esterno. La presentazione dell’evento è divenuta così motivo per associazioni che si occupano di detenuti ed ex detenuti e per privati cittadini di venire a conoscenza di una realtà diversa e (troppo) spesso ignorata.
La dignità, la nutrizione, lavarsi, vestirsi, curare igiene e malattie: queste saranno le priorità su cui si lavorerà, da oggi, a Trieste e speriamo presto in tutto il resto d’Italia. Il progetto è parte di una più campagna promossa ormai da alcuni anni dalla Comunità di Sant’Egidio, da sempre vicina anche a similari situazioni difficili nostrane, intitolata “Liberare i prigionieri in Africa”. Una piccola occasione che senza dubbio è significativa e simbolica per far capire ai nostri detenuti il rispetto, in questo caso dei diritti umani, di cui hanno bisogno le persone che ci circondano, da un lato, e dall’altro utile dare un aiuto fattivo e reale a situazioni carcerarie certamente più precarie delle nostre.
Sarà sicuramente una goccia nel mare, ma il mare è fatto di tante, tantissime gocce.

Massimo Reboa






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